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Economia

In una parola? «Disorientamento»: il primo bilancio dall'introduzione della fatturazione elettronica

A tracciarlo è Assindustria Venetocentro: «Auspichiamo che si provveda con tempestività ad avviare quel processo di semplificazione di cui le imprese hanno grande bisogno»

Tra incertezza e disorientamento. Causa "dubbi operativi e interpretativi ancora non del tutto risolti dall’Agenzia delle Entrate": Assindustria Venetocentro traccia un primo bilancio relativo all'introduzione della fatturazione elettronica, entrata in vigore il primo gennaio 2019.

«Nessun vantaggio percepito»

Lo fa tramite Bruno Carrera, responsabile dell’area economia e diritto di impresa dell'associazione: «L’impressione che stiamo raccogliendo dalle imprese associate conferma un certo disorientamento causato da una serie di dubbi interpretativi/operativi che ancora permangono. Come troppo spesso accade, l’avvio di nuove procedure contabili/amministrative non è mai accompagnato da un quadro di riferimento chiaro e definito in ogni suo aspetto, come invece dovrebbe accadere. Teniamo conto che le imprese non percepiscono, almeno in questa fase, alcun significativo vantaggio dall'introduzione della fatturazione elettronica. Semmai, hanno dovuto sopportare costi legati all'implementazione di nuove procedure informatiche».

«Avviare al più presto la semplificazione»

La parola passa quindi a Marco Stevanato, vicepresidente di Assindustria Venetocentro con delega al fisco, il quale guarda al futuro: «Ci auguriamo che in tempi ragionevoli questo nuovo obbligo contabile possa produrre vantaggi operativi anche per le imprese. Ad esempio utilizzando la fatturazione elettronica per rendere più efficiente la gestione del loro magazzino. Un'evoluzione sicuramente auspicata ma, al momento, non percepita, soprattutto dalle imprese di minore dimensione. Al contrario, questo nuovo adempimento determina immediati vantaggi per l’amministrazione finanziaria che vede ampiamente agevolata la propria attività di indagine e controllo. Proprio per questa ragione Confindustria continua ad auspicare che, a seguito dell'introduzione di questa nuova procedura, si provveda con tempestività ad avviare quel processo di semplificazione di cui le imprese hanno grande bisogno. Una riforma che da anni viene annunciata ma che vede una lenta applicazione».

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