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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Gruppo alimentare Assindustria Venetocentro, il nuovo presidente è Giovanni Taliana

Titolare di Bovis Srl, azienda di Limena: «Filiera evoluta e lobby a Venezia, Roma e Bruxelles per reagire alla recessione e crescere all’estero. L’obiettivo dell’export alimentare di Padova Treviso è raggiungere i 3 miliardi nel 2021»

L’Assemblea del Gruppo Alimentare di Assindustria Venetocentro - tenutasi lunedì 11 febbraio a Palazzo Giacomelli a Treviso, ha eletto all’unanimità Giovanni Taliana quale presidente per il quadriennio 2019-2023. È il primo Gruppo merceologico dell’Associazione ad eleggere un unico Presidente, dopo l’integrazione tra le rappresentanze industriali di Treviso e Padova che ha dato vita ad Assindustria Venetocentro. Entrerà in carica formalmente dall’Assemblea Generale dei Soci, prevista nei prossimi mesi, che procederà al rinnovo dell’intero Consiglio Generale di Assindustria Venetocentro di cui il Presidente Taliana farà parte di diritto.

Chi è Giovanni Taliana

Padovano, 45 anni, Giovanni Taliana è titolare di Bovis Srl (Limena), azienda specializzata nei preparati per brodo granulari e insaporitori, con 4,8 milioni di Euro di fatturato, 14 addetti. Fondata nel 1926 a Pedavena (Bl), agli inizi degli anni Ottanta è stata acquisita dalla famiglia Taliana, padovana, che nel 1983 ha portato lo stabilimento di produzione a Montebelluna (Tv) e nel 2000 a Limena (Pd) su un’area di 4mila metri quadri e magazzino logistica di 2mila metri quadri. Ha una società di commercializzazione in Spagna (Bovis Espana). L’impegno di Taliana nel sistema associativo inizia nella Sezione Alimentari di Confindustria Padova di cui è Vicepresidente dal 2011 al 2013 e Presidente per due mandati, dal 2013 al 2017. Dal giugno 2018 è Presidente del Gruppo Alimentare di Assindustria Venetocentro per Padova. È stato Delegato del Raggruppamento Agroalimentare di Confindustria Veneto in Federalimentare dal 2013 al 2015. Il presidente Taliana sarà affiancato dai Vicepresidenti: Luca Fraccaro (Fraccaro Spumadoro Spa, Castelfranco Veneto), Nicola Sartor (Surmont Srl, Pederobba). «Sono orgoglioso per la fiducia che gli imprenditori mi hanno voluto concedere, nel segno di un Gruppo sempre più coeso - ha dichiarato Giovanni Taliana, Presidente del Gruppo Alimentare di Assindustria Venetocentro -. L’industria alimentare rappresenta a Padova e Treviso quasi 2mila imprese e 15mila500 posti di lavoro, ha conquistato nel mondo una reputazione di assoluta eccellenza ed è un patrimonio che abbiamo il dovere di valorizzare, insieme a una regione che è terza in Italia per produzione alimentare (15,3 miliardi su 141), ma prima per export dell’intera filiera agroalimentare». Un comparto ‘anticiclico’, anche in un periodo recessivo, come conferma il dato del terzo trimestre 2018 positivo in Veneto per produzione alimentare (+2,1%), fatturato (+3,2%), ordini esteri (+6,6) sia pure in rallentamento. «Nel nuovo perimetro di Assindustria Venetocentro - sottolinea Taliana - il nostro impegno sarà promuovere questo patrimonio e con una forte azione di rappresentanza sui tavoli istituzionali consolidarne la vocazione internazionale, che oggi vale 1,7 miliardi di euro. Credo che l’obiettivo dei 3 miliardi di export alimentare di Padova Treviso nel 2021 possa essere raggiunto, se sapremo sviluppare un vero gioco di squadra, una filiera evoluta che oltre al rapporto diretto con l’agricoltura e la distribuzione organizzata, intercetti in modo più efficace un target di buyer internazionali, legati al settore HoReCa (hotel-ristorazione-catering) e all’e-commerce. Con il supporto di azioni specifiche della politica, a Venezia, Roma e a Bruxelles, per sostenere tutti gli accordi di libero scambio e la promozione del made in Italy».

L'incontro

In occasione dell’Assemblea del Gruppo si è tenuto un incontro dal titolo "Agroalimentare: filiera integrata Veneto-Italia-Europa", con i contributi di Franco Manzato, Sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Paolo De Castro Vicepresidente Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Giuseppe Pan Assessore all’Agricoltura Regione del Veneto, Daniele Salvagno Presidente Coldiretti Veneto, di Giovanni Taliana e del Presidente uscente per Treviso Fabrizio Zanetti e le conclusioni di Matteo Zoppas Presidente Confindustria Veneto. Il lavori sono stati condotti dalla giornalista Katy Mandurino. Il Sottosegretario Franco Manzato ha dichiarato: «Il Made in Italy è un brand apprezzato per molti prodotti e deve diventare un brand di riconoscimento anche per l’intera filiera dell’agroalimentare italiano. Ci siamo dati come obiettivo strategico, di elevare qualitativamente tutta la filiera attraverso un prodotto di qualità ed un sistema di qualità. Nei primi cinque mesi del 2019 saremo impegnati a lavorare su cinque pilastri fondamentali: strumenti finanziari, ricerca, organizzazione di settore, mercato interno e mercato internazionale. La parte del “leone” la fa la qualità che è un obiettivo delle aziende, ma lo è anche di questo Governo!».

Agroalimentare veneto al top

L’industria di trasformazione agroalimentare è un settore strategico e una ‘lepre’ del made in Italy. La produzione nel 2018 è stimata in oltre 141 miliardi di euro. Il Veneto è la terza regione (dopo Lombardia, Emilia Romagna) con un fatturato stimato in 15,3 miliardi, ma sale sul gradino più alto per l’export dell’intera filiera agroalimentare (produzione agricola, trasformazione industriale e distribuzione commerciale) con una quota di 6,6 miliardi nel 2017 (+37% negli ultimi cinque anni) su quasi 41 miliardi di export italiano. Restringendo il perimetro della filiera alle sole aziende di trasformazione industriale, a Treviso e Padova operano 1.987 unità locali nei settori alimentare, vinicolo e distillati liquori (38,2% del totale veneto) per oltre 15.400 addetti (31,5% degli occupati nel settore in Veneto). Nei primi nove mesi del 2018 l’export di questa ‘filiera ristretta’ delle due province ha messo a segno una crescita del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2017 (Veneto +1,2%, Italia +0,7%), spinto dagli Stati Uniti (+44%), superando fra gennaio e settembre gli 1,3 miliardi di euro.

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