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Economia

Immatricolazioni auto in frenata, l'analisi di Ghiraldo: "Borsino in discesa anche a Padova"

In numeri assoluti si tratta, per Padova, di 2.487 vetture immatricolate a giugno e 15.712 nel semestre

Non in maniera eclatante, di sicuro più lentamente che in tutta Italia dove il calo è di oltre il 7%, ma il “borsino” delle immatricolazioni di vetture anche a Padova e nel Veneto è in fase di discesa. Una discesa quasi impercettibile a livello regionale (-0,02% su base semestrale, - 3,66 a giugno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso), più sensibile a livello provinciale dove dato semestrale e mensile quasi si equivalgono (-4,53% il semestre, -4,64% il mese). In numeri assoluti si tratta, per Padova, di 2.487 vetture immatricolate a giugno e 15.712 nel semestre.

In Veneto

“E’ una fase di rallentamento che stiamo osservando già da qualche mese – commenta il presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova, Massimo Ghiraldo – e che in buona misura era anche prevista dopo la lunga serie di aumenti dell’anno scorso. Di sicuro la fase di incertezza politica, finalmente messa alle spalle, non ha aiutato, così come non stanno aiutando anche le incertezze riconducibili alle alimentazioni”. Detto questo vediamo come è andata nelle diverse province venete e, soprattutto, come si sono comportati i marchi maggiori, ovvero quelli che immatricolano più di 100 vetture nel mese. A parte Vicenza che continua a registrare aumenti consistenti (anche a giugno +12,92% che fanno schizzare a +16,75% il dato semestrale, ma alla base del “successo” c’è una concentrazione di immatricolazioni di vetture poi destinate al canale business) e a parte Belluno e Rovigo, poco significative, vanno rilevate la dèbacle di Treviso (-12,39% nel mese e -6,26% nel semestre) e soprattutto quella di Verona (-16,20% a giugno e – 9,76 nei primi sei mesi dell’anno), mentre Venezia mette a segno un +2,26% che limita i danni del semestre ad un trascurabile -0,31%.

I marchi

Continua l’arretramento di Fiat che scende a 276 vetture immatricolate a giugno 2018 contro le 293 del pari mese dello scorso anno. Si tratta di una discesa del -5,80% che però diventa del -23,49% su base semestrale, ma soprattutto si tratta di consegnare a Volkswagen, dopo molti mesi di dominio incontrastato del marchio torinese, la palma della performance migliore. Il marchio di Wolfsburg sale infatti a 310 auto immatricolate a giugno (+18,77% rispetto all’analogo mese del 2017) per un totale di 1.828 auto (+22,19%) nel semestre. Terza piazza per Peugeot che cala di un -1,20% nel mese (165 auto immatricolate contro le 167 di un anno prima) , ma immatricola 1.121 vetture nel semestre che significa, rispetto alle 1.038 della prima parte del 2017, un rotondo +8,00%. In ripresa Opel che si insedia al quarto posto con 158 auto immatricolate nel mese (+16,18%), dato che però non le consente ancora di tornare in territorio positivo nel semestre (-1,85% con 903 vetture immatricolate contro le 920 del primo semestre 2017). Ma la vera star del mese e del semestre è sicuramente Jeep. Il marchio di FCA si piazza infatti al quinto posto con 151 macchine immatricolate a giugno 2018. Erano solo 51 un anno fa, per cui il balzo è addirittura del 196,08%. Stessa “musica” per ciò che riguarda il semestre con 735 vetture immatricolate e +123,40% (erano 329 nello stesso periodo dell’anno scorso). Restano sopra “quota 100” con un identico 117 sia Ford (che però segna un -22,52% su base mensile e – 21,16 su base semestrale) e Toyota che riduce le vendite del -12,03% a giugno ma è positiva se si guarda al complessivo dei sei mesi (+10,97%). Infine le curiosità. “Muove” il proprio score Tesla che immatricola 5 vetture nel mese contro le 7 dei cinque mesi precedenti (comincia a farsi strada l’idea di acquistare l’elettrico?) e fa letteralmente un botto Jaguar che a giugno immatricola ben 31 vetture contro le 7 di del pari mese 2017 e sale ad un totale di 178 nel semestre contro le 64 dei primi sei mesi dell’anno scorso.

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