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Economia

2mila imprenditori cinesi a Padova "Carta etica per il China Ingross"

Sono aumentati quasi del 50% i titolari di imprese cinesi nel Padovano. Un dato in controtendenza con il calo dell'1,9% del numero complessivo di imprenditori sul territorio. Confapi: "Andare verso l'integrazione"

Negli ultimi dodici mesi, nella provincia di Padova, c'è stato un incremento del 5,4% delle aziende guidate da titolari cinesi, salite a 2.083. Un dato in forte controtendenza è che nello stesso periodo il totale degli imprenditori presenti a Padova è sceso dell’1,9%, passando dai 144.824 del 2013 ai 142.110. L’associazione sta studiando una carta etica da sottoporre agli imprenditori del Centro Ingrosso Cina. Sono i dati elaborati da Fabbrica Padova, centro studi dell’associazione Confapi, aggiornati al 30 giugno 2014 e relativi alle dimensioni dell’imprenditoria cinese nel Padovano.

INTEGRAZIONE. "Ora lavoriamo per l’integrazione - commenta Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova - ma nel rigoroso rispetto delle regole, che deve essere garantito e condiviso da tutti. I numeri dell’imprenditoria cinese a Padova sono tali che non possono essere ignorati. In questo senso, l’integrazione è l’unica strada da seguire e le associazioni di categoria possono essere utili per una crescita sana e regolare dell’imprenditoria straniera all’interno del tessuto economico e produttivo locale. Occorre però - continua - che gli imprenditori cinesi rispettino non solo la legalità ma anche i valori che da sempre animano l’imprenditoria veneta".

DIVERSI SETTORI. L'aumento del numero degli imprenditori cinesi risulta distribuito tra i vari settori: in quello manifatturiero gli immigrati della nazione asiatica che guidano un’attività sono saliti da 703 a 719; nel commercio (comprendendo sia l’ingrosso che il dettaglio) sono passati da 521 a 552 mentre nel settore alloggio e ristorazione si va dai 550 del 2013 ai 565 del 2014. Una tendenza che non conosce soste, come testimonia anche la successione delle serie storiche: nel 2009 i cinesi che guidavano un’attività in provincia erano 1.391, nel 2010 1.495, nel 2011 hanno raggiunto quota 1.696, nel 2012 le 1.836 presenze, salite a 1.976 del 2013 e a 2.083 ora. In sei anni un incremento di 692 persone, pari al 49,7%.

UNA CARTA ETICA. Nel complesso gli imprenditori della provincia sono 142.110 persone, su un totale di circa 850mila abitanti, vale a dire il 16,7% della popolazione. I 2.083 imprenditori cinesi costituiscono invece il 33% dei circa 6mila residenti della comunità in provincia. "Ovviamente va considerato come molti degli immigrati siano qui per ragioni di lavoro e dunque come la percentuale di chi gestisce un’attività in proprio sia forzatamente alta rispetto al resto della popolazione - sottolinea Valerio - ma anche questo dato testimonia la fortissima vocazione imprenditoriale dei migranti cinesi, che si sono sempre contraddistinti per una forte propensione alle attività di business e che possono e devono essere una risorsa anche per il nostro territorio: lo stesso Centro Ingrosso Cina ha permesso di mantenere viva un’area che altrimenti sarebbe stata forse abbandonata a se stessa. In quest’ottica - prosegue Valerio -  è allo studio dell’associazione una carta etica che sottoporremo agli imprenditori del Cic, a cui chiederemo di impegnarsi a fare propri i valori che sono imprescindibili per un’effettiva integrazione nel tessuto economico e sociale veneto".

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