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Mele pagate due centesimi al chilo Regalate ai bambini nelle scuole

Dopo l'iniziativa choc dei giorni scorsi, in cui era stata distrutta la frutta in un'azienda di Merlara, giovedì è iniziata la nuova fase della mobilitazione di Coldiretti, per combattere la crisi del mercato locale e "made in Italy"

Le mele “made in Padova” sono buone e genuine, dall’origine e dalla qualità garantita, coltivate nella provincia di Padova da centinaia di agricoltori, soprattutto nella Bassa Padovana, lungo il corso dell’Adige. Ma la filiera commerciale le paga appena 2-3 centesimi al chilo. Così Coldiretti Padova, dopo la protesta choc dei giorni scorsi a Merlara, continua a tener viva l’attenzione sullo "scandalo" e, come promesso, regala le mele agli studenti padovani.

MELE A SCUOLA. Giovedì il primo appuntamento in città, all’ingresso della scuola primaria e dell’infanzia con nido integrato “Vanzo”, gestito dalla fondazione Irpea di Padova. I produttori padovani, supportati dagli imprenditori agricoli di Coldiretti Giovani Impresa Padova e Donne Impresa, guidati da Massimo Bressan e Franca Dussin, hanno consegnato un sacchetto di mele raccolte il giorno prima ai genitori che accompagnavano i figli a scuola. Durante l’intervallo le mele padovane sono state offerte a tutti gli alunni della “Vanzo” per una merenda a “km 0” sana e sicura, all’insegna di prodotti genuini e di qualità.

"MADE IN ITALY" AL COLLASSO. "È iniziata così la seconda fase della mobilitazione di Coldiretti - spiega l'associazione - in difesa dell’ortofrutta di casa nostra alle prese con una pesante crisi aggravata dall’embargo russo e dalle incursioni speculative che stanno stritolando migliaia di agricoltori e danneggiando i consumatori che non possono acquistare gli autentici prodotti made in Italy soppiantati da merce straniera che non risponde ai medesimi standard di qualità e sicurezza". “Grazie alla preziosa disponibilità e alla collaborazione dell’Istituto Vanzo, dalla dirigente Chiara Cavaliere a tutto il personale docente e non docente - afferma Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova – abbiamo potuto dare ai bambini e ai loro genitori la possibilità di assaggiare mele di ottima qualità, prodotte a pochi chilometri dalla nostra città. Abbiamo chiesto ai ragazzi e ai genitori se sono buone e la risposta è stata un 'sì' unanime ed entusiasta. Però c’è il rischio che queste mele non possano mai arrivare sulle tavole delle famiglie padovane e venete perché bloccate da una filiera commerciale senza scrupoli che ai nostri agricoltori riconosce pochi spiccioli nemmeno sufficienti a coprire una parte delle spese. Abbiamo scelto di incontrare i genitori e i bambini proprio per spiegare tutto questo".

LA CAMPAGNA. Coldiretti una risposta la sta fornendo attraverso l’iniziativa “Meglio italiano, scelgo Veneto”, "per sostenere un comparto fondamentale per la nostra regione - spiega Miotto - attraverso il confronto con la grande distribuzione e la necessaria attenzione del mondo istituzionale. Non vogliamo più vedere la nostra frutta finire sotto i trattori per colpa di un mercato drogato". "Questa campagna è la proposta a tutta la distribuzione e al mondo della ristorazione per dare un segnale di solidarietà ai cittadini in questi tempi di crisi - dichiara Simone Solfanelli, direttore di Coldiretti Padova - alla grande distribuzione organizzata proponiamo una linea strategica che individui un percorso di vendita per i prodotti veneti con l’impegno a darne evidenza e pubblicità. È anche la risposta al consumatore che il mondo agricolo veneto, insieme alla Gdo, può dare al contenimento dei prezzi. Inoltre vogliamo coinvolgere i fornitori delle mense pubbliche, a partire da quelle scolastiche e ospedaliere, affinché dove possibile si consumino solo prodotti di origine veneta. Ai consumatori, infine, l’invito a scegliere la nostra agricoltura".

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