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Economia

Mercato agricolo, cambia il regolamento: ogni azienda venderà esclusivamente i propri prodotti

L’Amministrazione comunale di Vigodarzere ha deciso di rafforzare la filosofia del prodotto a Km 0

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Il Consiglio comunale ha approvato alcune significative modifiche al regolamento del mercato agricolo che si svolge ogni sabato mattina in Piazza Bachelet. Il mercato dei produttori agricoli, attivo fin dal 2009 (in fase sperimentale) e istituzionalizzato nel 2010, in questi anni ha ottenuto buoni risultati in termini di frequentazione e apprezzamento da parte dei cittadini, che lo hanno considerato come occasione per meglio apprezzare i prodotti locali, mangiare cibi più genuini e acquistare a un “giusto” prezzo rapportato alla qualità del prodotto.

Cosa cambia nel regolamento? L’Amministrazione comunale ha deciso di rafforzare la filosofia del prodotto a Km 0, introducendo il principio che le aziende agricole possano vendere solamente ciò che è di propria produzione, nella convinzione che ciò consenta ai produttori di fidelizzare il rapporto con la clientela, oltre a consentire maggiori controlli su quanto posto in vendita.

«In pratica viene meno il principio delle prevalenza, secondo il quale ogni impresa agricola vendeva prodotti prevalentemente provenienti dalla propria azienda agricola, ma aveva la possibilità di completare la propria offerta con qualche articolo non di produzione propria, ma proveniente da altre aziende del territorio regionale – spiega il vicesindaco Moreno Boschello –. Eliminando dal regolamento questa possibilità, di concerto con le associazioni di categoria Cia, Confagricoltura e Coldiretti, vogliamo dare maggiore trasparenza e credibilità al mercato, a maggior tutela del consumatore. Sono stati specificati i prodotti ammessi alla vendita ed è stato previsto un adeguato monitoraggio del corretto funzionamento del mercato mediante l’istituzione di una apposita commissione che vede parte attiva in primis le associazioni di categoria. È previsto anche un sistema sanzionatorio per chi non rispetta il regolamento, che prevede come massima sanzione l’estromissione dal mercato».

Ogni azienda, come detto, può porre in vendita esclusivamente beni di propria produzione. Possono essere offerti prodotti agroalimentari freschi o trasformati propri delle aziende agricole ammesse al mercato, provenienti da fondi o allevamenti situati nel territorio regionale: dai prodotti ortofrutticoli ai prodotti da forno, dalle uova a fiori e piante, dagli insaccati al pesce, oltre a carne fresca, vino, olio, aceto, miele, latte e derivati.

La commissione di controllo è composta da un responsabile del settore Commercio e Attività Produttive del Comune, 3 rappresentanti delle associazioni dei produttori agricoli maggiormente rappresentative, un rappresentante della associazioni di categoria dei commercianti e un rappresentante delle associazioni dei consumatori. La commissione può verificare la documentazione comprovante la provenienza delle merci e effettuare verifiche nell’azienda.

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