Napsi un mese più lunga per 6mila stagionali "ricorrenti" del turismo e del termalismo

L’incontro che i sindacati confederali hanno avuto martedì con il ministro Giuliano Poletti ha fruttato fino ad un mese di Naspi in più per gli stagionali "ricorrenti" del turismo e del termalismo. L’annuncio e l’impegno del Ministro è stato accolto positivamente da Luigi Petteni che ha partecipato all’incontro a nome della Cisl.

UN PERIODO DI ADATTAMENTO PRIMA DELLA NUOVA NASPI. Il provvedimento, per il quale sono stati stanziati 135 milioni di euro, vale per il solo 2016 ed interviene nella logica di accompagnare questi lavoratori verso la nuova normativa della Naspi per la quale il periodo di copertura dei sussidi di disoccupazione (e i relativi contributi previdenziali) è pari alla metà di quello lavorativo. In precedenza, infatti, con almeno 6 mesi di lavoro, si maturava il diritto alla intera copertura annuale (6 mesi di lavoro più 6 mesi di indennità di disoccupazione).

CHI NE BENEFICIA. I requisiti per beneficiare della Napsi allungata sono nella sostanza due: il primo è quello della "ricorrenza" del lavoro stagionale, che sarà riconosciuta a chi ha avuto rapporti di lavoro stagionale per almeno 3 anni negli ultimi 4 anni in attività; secondo requisito è quello del turismo e della termalità.

6MILA LAVORATORI. In Veneto si stima che la misura interessi almeno 6mila lavoratori, occupati soprattutto nelle attività turistiche di Verona (3mila) e Venezia (oltre 2mila) e nelle attività della termalità padovana (600). Positivo anche il commento di Maurizia Rizzo, segretaria della Fisascat Cisl del Veneto: "Anche quest’anno abbiamo ottenuto dal governo un ammorbidimento dell’impatto della Nuova Aspi su questi lavoratori che, per come erano state costruite le nuove norme, risultava eccessivamente penalizzante se applicata senza un periodo di adattamento".