Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Padovani navigatori… del web! Ma per cosa lo utilizzano? L'ultima ricerca dell'Osservatorio Linear dei Servizi ne delinea lo scenario e offre la risposta: informazioni e acquisti. Ci si informa su tutto, a 360 gradi, l'81% afferma per esempio di consultare internet per conoscere cosa offre Padova per il tempo libero; un 59% per sapere come muoversi con i mezzi pubblici. Ma non solo, il 65% dei patavini lo utilizza per sbrigare pratiche burocratiche mentre un 25% usa internet come strumento per rimanere in contatto con la scuola dei figli.

Il dato più eclatante è quello legato agli acquisti online: ben il 58% dei padovani afferma di utilizzare internet spesso o sempre in quest'ottica a cui si aggiunge un 19% che ammette di utilizzare il web per fare acquisti anche se solo sporadicamente.

Fiducia negli acquisti online. I patavini sembrano fidarsi del web per fare compere, il 42% si fida ciecamente mentre un 25% compra solo utilizzando siti che già conosce. Un 10% utilizza una carta prepagata - dove carica solo l'ammontare dell'acquisto ed un altro 10% si avvale di Paypal.

La maggior preoccupazione derivata dallo shopping online? Al primo posto la merce che non arriva per il 59% degli intervistati, un vero e proprio spauracchio, mentre per il 20% è il phishing - truffa via internet attraverso la quale ignoti cercano di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali sensibili, uno su cinque (21%) dopo aver acquistato online rimane sempre in ansia fino alla consegna della merce poiché non conosce da chi sta comprando.

Internet come secondo luogo degli acquisti. Ormai è un dato di fatto, siamo sempre più portati ad acquistare sul web, ovviamente anche online si possono fare brutte esperienze, ma a quanto pare non risultano esserci differenze dal mondo reale secondo i patavini: un 20% afferma infatti di conoscere qualcuno che è stato frodato online contro un altro 20% di chi è stato frodato nei negozi tradizionali. Web sicuro dunque? Sembrerebbe di si!