Confesercenti: "Concorrenza sleale di sagre selvagge e di feste fasulle"

"Sagre, feste della birra ed altre amenità, stanno invadendo, come ogni estate, la nostra provincia. Quelle che valorizzano territorio e tradizioni vanno salvaguardate, tutte le altre no. Le istituzioni abbiano il coraggio di scegliere, o si troveranno a dover dare risposte a chi finora lavorava nei ristoranti, e domani non ci lavorerà più". Parole forti, quelle del delegato Fiepet Confesercenti Fabio Legnaro, dell’Antica trattoria Ballotta a Torreglia.

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I NUMERI DEL BUSINESS. Un’indagine condotta sul territorio della provincia di Padova dall’Osservatorio Economico della Confesercenti ha censito la presenza di oltre 430 iniziative tra sagre, manifestazioni folcloristiche, feste locali. "Abbiamo calcolato che nel periodo da maggio a novembre del 2014, ogni giorno nella nostra provincia sono in svolgimento circa 10 di queste iniziative e che in totale siano coperte 214 giornate all’anno - riferisce Legnaro - Non c’è un’area più attiva rispetto ad altre nella provincia  in quanto sono diffuse in tutto il territorio. Le più scandalose sono sicuramente quelle realizzate da qualche privato che con la scusa della ‘festa’ organizza una vera e propria kermesse senza gli obblighi fiscali che le legge impone. Ipotizzando che per ciascuna giornata di svolgimento vengano erogati almeno 200 pasti, e che la durata media sia di circa 5 giorni, i coperti totali si avvicinerebbero a 430mila, per un giro di affari stimabile in almeno 6 milioni e mezzo (calcolando un costo medio di 15 euro)".

LA GUIDA: Sagre e feste in corso nel Padovano

LOGO DI PROTESTA. La Fiepet Confesercenti di Padova, con l'obiettivo di "combattere il proliferare di simili manifestazioni che spesso attuano una concorrenza sleale" nei confronti degli imprenditori della somministrazione e della ristorazione, lancia una campagna, invitando i ristoranti a compiere il gesto simbolico di esporre il logo “No alle sagre selvagge – No alle feste fasulle”. L'associazione di categoria chiede che vengano definite “sagre” solo ed esclusivamente le iniziative che davvero valorizzano produzioni locali di qualità, che vengano rispettate le norme previste per gli esercizi di somministrazione, che le amministrazioni locali rispettino la norma del Codice del Commercio che richiede una programmazione tempestiva degli eventi, che la durata degli eventi non sia superiore ai 5 giorni consecutivi, che vengano specificati gli organizzatori della manifestazione e la destinazione dei ricavi e che gli imprenditori commerciali del territorio interessato siano coinvolti nella ristorazione delle iniziative.

IL DECALOGO DELLA "VERA" SAGRA. Già nel 2013, Confesercenti Padova e Unione Provinciale delle Pro Loco hanno sottoscritto un accordo che prevede la collaborazione per la promozione delle "vere" sagre e la valorizzazione dei prodotti del territorio. Il protocollo inviato a tutti i Comuni prevede che siano valorizzate le sagre dalle tre "S": sagre sicure sostenibili. Le sagre e feste:
1.    sono storiche, consolidate nel tempo e di breve durata
2.    promuovono la tipicità, l'identità e la cultura locale
3.    valorizzano la qualità delle produzioni agroalimentari tipiche e delle preparazioni tradizionali
4.    sono conformi alle normative vigenti
5.    mantengono standard qualitativi adeguati in tutti gli aspetti organizzativi
6.    sono attente alla sostenibilità e all’impatto ambientale
7.    contribuiscono a far conoscere e promuovere il territorio, la sua storia, le sue tradizioni
8.    favoriscono il coinvolgimento della comunità locale
9.    collaborano con il mondo della ristorazione, dei pubblici esercizi e con il tessuto produttivo locale
10.    sono fondate sul volontariato e sull'impegno gratuito delle persone