Con il dossier #sbloccafuturo Legambiente raccoglie la sfida lanciata dal premier Matteo Renzi ai sindaci d’Italia per individuare procedimenti fermi da anni, in vista del decreto Sblocca Italia. Il viaggio nell’Italia bloccata (trasporti, bonifiche, opere di messa in sicurezza del territorio, depuratori, impianti per la gestione dei rifiuti), tra le piccole e medie opere incompiute, fa tappa anche a Padova, cui va niente meno che "l'oscar del paradosso". Nel mirino dell'ente ambientalista, l'idrovia Padova-Venezia, che proprio mercoledì, sembra essersi finalmente avviata alla redazione del progetto preliminare per il completamento dell'opera.

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ANCHE L'IDROVIA PADOVA-VENEZIA. Individuare procedimenti fermi da anni, per ritardi o inconcludenze di settori diversi della pubblica amministrazione. L’associazione ha delineato un primo blocco di 101 cantieri che ancora non hanno visto la luce per responsabilità diverse. La voce più consistente riguarda il sistema dei trasporti (ferrovie, trasporti urbani, mobilità dolce), insieme alla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Poi, a seguire, bonifiche, depurazione, riqualificazione urbana, sicurezza sismica, abbattimento di manufatti abusivi, impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti. Tra le opere incriminate, proprio l'idrovia Padova-Venezia, il cui progetto era stato avviato nel lontano 1963 e ad oggi risulta ancora incompiuto.

SELEZIONARE. "Bisogna assumersi la responsabilità di selezionare e scegliere quali siano i vincoli necessari e le semplificazioni utili a rilanciare il Paese, a fermarne il declino, a ricostruire un’Italia capace di futuro”. Sono le parole di Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente.