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Economia

Carburanti: da giovedì a venerdì mattina lo sciopero dei gestori del marchio Eni

Messaggi pubblicitari ingannevoli e discriminazioni tra i gestori nello stesso bacino di utenza e nello stesso segmento distributivo. Sono alcune delle criticità sollevate dal sindacato e che muovono la protesta. Domani l'assemblea generale nella sede Consefercenti

Pompe di rifornimento chiuse ai distributori della compagnia Eni da giovedì dalle ore 13 fino alle 7 di venerdì. La serrata come segno forte di protesta della Faib e dei gestori di carburanti del marchio contro la politica della compagnia.

Le accuse sono pesanti, si parla di messaggi pubblicitari ingannevoli e discriminazioni tra i gestori stessi. “Il sindacato contesta le scelte dell’Eni - dichiara Mario Rosina funzionario della categoria - volte a discriminare i propri gestori che nello stesso bacino di utenza e nello stesso segmento distributivo si vedono consigliare prezzi diversi per la vendita al pubblico. Senza considerare i messaggi pubblicitari sulla rete distributiva spesso “ingannevoli”, circa sconti praticati ai consumatori durante l’orario di chiusura degli impianti”.
 
Faib e gestori si riuniranno in assemblea generale domani, alle 21, nella sede Confesercenti di Padova. Saranno illustrate le denunce inoltrate sui singoli aspetti dei rapporti contrattuali, di inadempienze contrattuali e mancato rispetto degli accordi da allegare al contratto di gestione dell’impianto.
 
Un’occasione inoltre per approfondire le modalità di formazione dei prezzi dei prodotti petroliferi, i contenuti e il relativo iter parlamentare del disegno di legge “Libera la benzina”, sostenuto da Faib e Fenica con il contributo di Confesercenti, Cisl, rappresentanze dei consumatori e numerosi parlamentari.

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