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Maxi-sequestro Gdf, Bertin: «La Zip di Padova è un hub della contraffazione che andrebbe sradicato»

Il commento del presidente di Ascom Padova dopo l'ennesimo sequestro di prodotti contraffatti: «Purtroppo vengono sottovalutati i rischi che ognuno di noi corre quando viene a contatto con un prodotto non conforme»

Ancora un sequestro di prodotti contraffatti da parte della Guardia di Finanza di Padova e ancora un plauso da parte dell’Ascom Confcommercio.

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A finire nel mirino dei militari all’ordine del colonnello Esposito è stato un imprenditore cinese specializzato nella commercializzazione all’ingrosso di prodotti denominati M.O.C.A., ossia materiali e oggetti a contatto con gli alimenti, nel caso specifico contenitori per microonde e asporto, con un illegittimo marchio di qualità senza le certificazioni prescritte. Commenta Patrizio Bertin, presidente Ascom Padova: «L’ennesimo intervento delle Fiamme Gialle nei confronti di operatori cinesi insediati in zona industriale conferma due cose: innanzitutto che la Guardia di Finanza, con azione meritoria, non molla la presa, ma in secondo luogo che la zona industriale di Padova, come denunciamo da almeno un decennio, è un hub della contraffazione che andrebbe sradicato, a maggior ragione se, in tempi come questi di pandemia, da prodotti contraffatti arriva un ulteriore attacco alla salute dei cittadini. Purtroppo i rischi che ognuno di noi corre quando viene a contatto con un prodotto non conforme, vengono sottovalutati. Nel corso di questi anni, anche con l’aiuto di docenti universitari, abbiamo dimostrato quanti e quali siano i pericoli ai quali si va incontro nel momento in cui mangiamo, indossiamo, compriamo ed utilizziamo qualcosa che non sia rigorosamente certificato o che la certificazione risulti fasulla».

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