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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Start-up padovana per un progetto estero: cibo italiano digitale in Repubblica Ceca

La società sta avviando un programma di sviluppo per supportare le vendite e la conoscenza dei prodotti made in Italy ai ristoratori e ai consumatori attraverso app e sito internet

La distribuzione di cibo, bevande e prodotti alimentari made in Italy è sempre più diffusa. In Reppublica Ceca da 15 anni la Cortellazzi Food Service conta circa ottanta collaboratori e sta avviando un progetto di sviluppo digitale per supportare le vendite insieme a due aziende padovane.

PRAGA. Il cibo italiano in Repubblica Ceca è anche in digitale. L’avventura di Ernando Cortelazzi è iniziata nel 1997 quando ha deciso di partecipare come sponsor a una maratona di Praga. In quell’occasione l’imprenditore ha analizzato un mercato potenziale che risultava ancora scoperto, quello dei prodotti alimentari italiani. Oggi l’azienda conta duemila clienti solo nella capitale, fornisce più di 3000 attività commerciali tra ristoranti, pizzerie, catering, hotel e distributori di cibo con prodotti italiani, impegnando circa 80 tra collaboratori e dipendenti e avendo una rotazione di articoli di oltre mille unità. Per questa ragione hanno avuto l’idea di aprire il primo cash&carry, che sarà rivolto sia a professionisti del settore che a privati, investendo nella comunicazione digitale portando il consumatore abituale e il nuovo consumatore non solo ad acquistare online, ma anche ad avere più consapevolezza sulle caratteristiche dei prodotti che comprano, sui modi per cucinarli e sulla partecipare alle iniziative che verranno avviate.  

SOCIETÀ PADOVANA. Per il complesso progetto, Cortelazzi ha scelto un pool di esperti della comunicazione digitale composto da Web4Design e Calicant.us. Le due aziende, rispettivamente di Padova e Quarto D’Altino avranno il compito di costruire e sviluppare il progetto di creazione del sito web ed e-commerce, curarando la parte di immagine grafica e fotografica e gestendo le strategie digitali nei social network e nella rete di ricerca google. “Siamo di fronte a un paese che è dichiarato economia emergente- spiega Alberto Sarti, capo progetto- e non più in via di sviluppo. Il cambio è stato sancito da Jp Morgan proprio nei primi mesi di quest’anno. Con un tasso di disoccupazione tra i più bassi d’Europa e una penetrazione tecnologica diffusa su tutto il territorio potrebbe rivelarsi una sorpresa anche per noi”.

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