rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Vigili del fuoco di Padova in stato di agitazione scrivono a Zaia: "Vogliamo ascolto"

Continua la battaglia dopo lo sciopero avvenuto lo scorso 22 luglio

Lo scorso 22 luglio i vigili del fuoco del Comando di Padova hanno scioperato per chiedere "Sciopero dei vigili del fuoco di Padova: adesione pressochè totale 22 luglio 2017
Un rilancio del soccorso e degli stessi operatori, continuamente silurati da tagli che pregiudicano l’operatività". La battaglia dell'Unione sindacale di base non si ferma e continua con una lettera inviata al presidente del Veneto, Luca Zaia. vigili del fuoco di Padova proclamano lo stato di agitazione.

LO SLOGAN.

"Siamo con l'acqua alla gola" è stato lo slogan dello sciopero che ha avuto un'adesione pressoché totale del personale in servizio. "Negli anni abbiamo assistito ad un progressivo impoverimento del soccorso tecnico urgente", spiegano i rappresentanti sindacali nella nota, "nonostante ciò, i vigili del fuoco hanno sempre risposto con professionalità e senso del dovere. Ora però si è giunti ad un livello preoccupante e si rischia di portare soccorso con squadre ridotte rispetto i minimi operativi e con ritardi non ammissibili. Padova e provincia contano quasi un milione di abitanti e necessitano di ulteriori 40 operatori rispetto alle piante organiche attuali".

I SERVIZI.

"In occasione della mobilitazione preannunciavamo la possibilità di chiusura delle sedi della provincia nel caso in cui ci fosse stata qualche micro-calamità regionale", continuano, "Cosa accaduta in occasione del violento fortunale che ha colpito Albarella e il litorale Veneto con alcune squadre di pompieri del comando padovano che sono state inviate in supporto ai colleghi di Rovigo sguarnendo per 24 ore il distaccamento di Este e la giornata successiva quello di Abano Terme. E in un periodo in cui proprio i pompieri di Este sono stati impegnati con i roghi sui colli Euganei e i colleghi aponensi sono di continuo chiamati a intervenire nell'area termale in questo periodo meta di numerosi turisti, i distaccamenti chiusi rischiano di essere la premessa per una serie di disservizi e ritardi".

I PROBLEMI.

"Oltre a questi fattori la nostra categoria soffre della mancanza della copertura assicurativa INAIL a differenza di tutti gli altri lavoratori, di uno stipendio adeguato ai rischi e fermo da 10 anni, di automezzi e attrezzature vetusti. Una situazione critica che dovrebbe vedere il riconoscimento da parte del Governo del ruolo insostituibile dei Vigili del Fuoco e che deve passare innanzitutto dal garantire la piena operatività per prestare soccorso in sicurezza e secondo standard elevati. I vigili del fuoco di Padova hanno preannunciato ulteriori mobilitazioni proclamando una nuova giornata di protesta per il prossimo 16 settembre e sono decisi a continuare affinché le rivendicazioni possano sortire gli effetti di un pieno rilancio del soccorso tecnico urgente nella provincia patavina e in tutta la Regione Veneto".

LE RICHIESTE. "Per tutti questi motivi chiediamo un intervento presso il Governo Nazionale e verso il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, affinché vengano attuati provvedimenti attraverso la revisione delle piante organiche, lo stanziamento di risorse economiche e di tutto quanto esposto, in quanto, appare evidente, come la nostra amministrazione e gli organi di rappresentanza dello Stato sul territorio si sottraggano ad un confronto e tendano a deresponsabilizzarsi uno con l'altro. A dimostrazione di ciò la mancata convocazione al tavolo di conciliazione presso la prefettura di Padova a seguito della recente proclamazione dello stato di agitazione", concludono.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vigili del fuoco di Padova in stato di agitazione scrivono a Zaia: "Vogliamo ascolto"

PadovaOggi è in caricamento