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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Tares, imprese padovane scrivono ai sindaci contro gli aumenti

Le associazioni di categoria Ascom, Cna, Coldiretti, Confindustria e Upa hanno inviato una lettera congiunta per chiedere un rapporto equo tra quantità di rifiuti conferiti dalle aziende e i costi loro addebitati

Proprio in queste settimane, le amministrazioni comunali stanno discutendo i regolamenti applicativi della Tares, tributo comunale sui rifiuti e servizi introdotto dal decreto legge "Salva Italia" dal primo gennaio 2013. La nuova imposta, che sostituisce Tia e Tarsu, si applica sulla base della superficie calpestabile degli immobili e, rispetto alle precedenti, prevede una maggiorazione di 0,30 centesimi per ogni metro quadrato, quota che sarà incassata direttamente dallo Stato e non dagli Enti locali. Questi ultimi, dal 2014 potranno incrementarla fino a 0,40 centesimi, a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili quali illuminazione pubblica, manutenzione strade e aree verdi.

TARES: Gli aumenti del comune di Padova - IL TRIBUTO: Tutte le info

LA LETTERA AI SINDACI. Contro quest'aggravio di costi, le associazioni di categoria padovane Ascom, Cna, Coldiretti, Confindustria e Upa hanno inviato una lettera congiunta ai 104 sindaci della provincia di Padova, alla presidente della Provincia Barbara Degani, ai presidenti degli Enti Gestori (AcegasAps, Etra, Autorità di Bacino 3 e 4), al presidente dell'Anci Veneto Giorgio Dal Negro. Nella missiva chiedono che venga stabilito "un rapporto equo e ragionevole tra quantità di rifiuti conferiti dalle aziende e costi loro addebitati, per evitare che la Tares provochi un ulteriore, pesante aggravio di costi e perdita di competitività per imprese e territori".

LE RICHIESTE CONCRETE. Due le soluzioni individuate e suggerite ai Comuni: "Non far rientrare nella superficie soggetta alla Tares i locali delle aziende che producono i cosiddetti rifiuti speciali, per i quali le aziende già sostengono in proprio le spese di smaltimento e individuare una modalità di applicazione della tariffa e dei coefficienti che riduca il costo del servizio per le attività economiche per le quali è più oneroso". La riduzione delle entrate, secondo i presidenti delle Associazioni padovane, "potrebbe essere compensata da un lato con una maggiore attenzione ai costi del servizio e dall'altro da una maggiore capacità di offerta da parte dei soggetti competenti di servizi a mercato per l'asporto dei rifiuti prodotti dalle imprese".

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