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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

"Ricalcolo Tari, in arrivo 2mila raccomandate ai padovani che hanno già pagato"

Federcontribuenti: "Le tasse vanno pagate. Quello che ci lascia perplessi è la casistica di almeno il 30% delle cartelle di pagamento recapitate, che a nostro giudizio sono errate"

Lunedì, il presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella ha illustrato il fenomeno del ricalcolo della Tari, la tassa per l'asporto dei rifiuti, che il comune di Padova sta effettuando attraverso AcegasAps, circa duemila raccomandate ad altrettanti cittadini che negli ultimi cinque anni hanno già diligentemente pagato la Tari. 

DUEMILA RACCOMANDATE IN ARRIVO. "È in corso una serie di adeguamenti della Tari in base ai nuovi dati a disposizione dell'Acegas Aps che per conto del comune di Padova riscuote quanto previsto dal contratto di servizio asporto rifiuti - spiega Marco Paccagnella, presidente nazionale di Federcontribuenti - stiamo parlando di una revisione che dovrebbe portare nelle casse del Comune circa un milione di euro in più di maggiori tasse. La Tari è una tassa che il cittadino versa in cambio di un servizio e noi abbiamo sempre ribadito che le tasse vanno pagate. Quello che ci lascia perplessi è la casistica di almeno il 30% delle cartelle di pagamento recapitate, che a nostro giudizio sono errate".

IL "RICALCOLO". "Il caso più frequente - spiega Paccagnella - è quello di proprietari di abitazione che hanno già pagato la tassa per gli ultimi cinque anni, e si vedono 'ricalcolata' la superficie su cui si applica la Tari, in maniera difforme da quanto sia in realtà la superficie della stessa. Trattandosi di importi relativamente esigui, in media tra i 200 e i 300 euro di tassa in più da pagare, il cittadino medio, sebbene scosso dal ricevimento delle raccomandate, tende a pagare - prosegue - noi invitiamo invece a rivolgersi al nostro sportello di Albignasego per una prima valutazione gratuita della congruità o meno di quanto richiesto. Perché abbastanza frequentemente i calcoli su cui si basa la richiesta di pagamento di AcegasAps sono errati". 

VERIFICARE EVENTUALI ERRORI. Una delle cause che generano questo errore la spiega il geometra Moreno Benetazzo, che affianca Federcontribuenti in questo servizio ai cittadini padovani: "Negli anni passati, la digitalizzazione a livello nazionale del catasto è stata affidata a ditte esterne in appalto - spiega il geometra Benetazzo - e quindi può succedere, senza responsabilità da parte di AcegasAps, che i dati in possesso da parte di chi deve risquotere la tassa non siano quelli reali. Basta presentarsi allo sportello di via Corrado con le giuste controdeduzioni e l'equivoco si chiarisce. Conviene inoltre fare richiesta, se se ne hanno i requisiti, anche della rateizzazione di quanto eventualmente dovuto da parte del proprietario dell'immobile soggetto a tassazione".

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