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Economia Abano Terme

Termalismo, segnali di ripresa: benessere, salute e investimenti per "rinascere" all'estero

È la sfida lanciata in modo corale dal sistema Confindustria che martedì si è dato appuntamento ad Abano Terme per il convegno nazionale "Il futuro dell'albergo termale" promosso da Federterme, Confindustria Alberghi, Confindustria Padova e Veneto

Il termalismo vuole tornare ad essere attrattivo sui mercati esteri, storici e maturi, come Germania, Stati Uniti, ma anche emergenti (Cina, Russia) facendo leva sul mix unico di terapia, benessere, bellezze naturali e alta professionalità che ne fa un asset dell’industria turistica italiana e veneta, ma anche sull’innovazione per rispondere alla competizione sempre più agguerrita di Austria, Croazia, Slovenia, Ungheria.

CURE TERMALI. E lo fa a partire da un più stretto rapporto con il Sistema sanitario nazionale e regionale, dopo il nuovo accordo sui rimborsi delle cure termali siglato da Federterme, e dal rilancio degli investimenti, spinti dal Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Por-Fesr 2014-2020) del Veneto, che ha già messo a bando 13,8 milioni di euro dei 30 previsti, per la competitività delle imprese, l’innovazione di strutture e servizi, le reti di imprese. L’obiettivo è consolidare nel 2017 i timidi segnali d’inversione di tendenza registrati a fine 2015 e nel primo semestre 2016.

CONFINDUSTRIA. È la sfida lanciata in modo corale dal sistema Confindustria che martedì si è dato appuntamento ad Abano Terme per il convegno nazionale “Il futuro dell'albergo termale” promosso da Federterme, Confindustria Alberghi, Confindustria Padova e Confindustria Veneto.

PROSPETTIVE. Un confronto a vasto raggio con imprenditori termali ed esperti su problemi e prospettive di un settore strategico, non solo per il turismo, a cui sono intervenuti il presidente nazionale di Federterme-Confindustria Costanzo Jannotti Pecci, Barbara Casillo direttore di Confindustria Alberghi, Riccardo Ruggiero presidente Sezione Terme e Turismo di Confindustria Padova, Paolo Turri Direzione Programmazione sanitaria Regione del Veneto, Aldo Buja presidente Gestione Unica Bacino Idrotermale, Gianni Gottardo consigliere Federterme per Confindustria Padova, Riccardo Mortandello sindaco di Montegrotto, Stefan Marchioro Regione del Veneto, Italo Candoni vice direttore di Confindustria Veneto.  

ROAD MAP. Una mappatura dei tavoli aperti e dei risultati del sistema Confindustria nel confronto con il Governo e il Parlamento: dall’aggiornamento della legge di riordino del settore (323/2000) al mantenimento delle terapie termali nei Lea, i livelli essenziali di assistenza di recentissima emanazione. Al recente accordo nazionale siglato da Federterme-Confindustria sui rimborsi per le cure termali (15 milioni nel triennio 2016-2018). La dimensione spesso contenuta delle imprese ricettive impone nuove strategie per giocare ad armi pari con la concorrenza estera: diventa essenziale un’interfaccia di sistema per l’accesso al credito e ai finanziamenti per crescere in competitività e standard di accoglienza, tema su cui si è concentrata l’azione di Confindustria Alberghi.

PECCI. "La riflessione sui risultati raggiunti e sui programmi ci conferma che le proposte di Federterme sono state prese in considerazione concretamente dal Governo e dal Parlamento - dichiara Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme-Confindustria - mi riferisco alle proposte per le quali ci siamo battuti da oltre 15 anni per l’aggiornamento della legge di riassetto del settore (323/2000) e il consolidamento delle terapie termali nei Lea (livelli essenziali di assistenza) del Servizio sanitario nazionale. Continueremo a batterci a fianco di tutte le imprese alberghiero-termali e delle istituzioni, nazionali, regionali e locali, per valorizzare le potenzialità del settore e dei territori in una prospettiva di destagionalizzazione e diversificazione dell’offerta turistica, per migliorare la qualità e la competitività dei servizi per la salute e il benessere".

CASILLO. "Il polo di Abano e Montegrotto - dichiara Barbara Casillo, direttore di Associazione Italiana Confindustria Alberghi - per la qualità delle sue acque e per la ricchezza del territorio può giocare un ruolo importante in questa partita".

RUGGIERO. "Fare sistema - sottolinea Riccardo Ruggiero presidente Sezione Terme e Turismo di Confindustria Padova - è una necessità inderogabile per il Bacino termale euganeo per realizzare gli ampi margini di crescita e confermarsi una leva strategica per l’economia del territorio".

GOTTARDO. "L’accordo firmato da Federterme con Conferenza delle Regioni e Commissione Salute - dichiara Gianni Gottardo, delegato Confindustria Padova in Consiglio Generale Federterme - è il riconoscimento del ruolo del termalismo come presidio sanitario e una spinta fondamentale per tutto il settore wellness del Bacino euganeo. Il nostro massimo impegno deve essere ora comunicare l’unicità delle Terme Euganee, raccontarci all’estero, soprattutto in Germania, dove la tradizionale fangoterapia ha subito un crollo del 31,2% mentre l’intero sistema termale aumenta del 31,1% spinto soprattutto dalla talassoterapia. L’80% chiede wellness: questo significa che le “terme” hanno cambiato utente sia come età che aspettative".

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