“Alvise Vidolin 70 DB”, omaggio all’auditorium Pollini
Alle tante ricorrenze e celebrazioni di questo ricco autunno musicale confezionato dal Centro d’Arte di Padova, storica associazione sbocciata nel 1945 dalla passione di alcuni studenti dell’Ateneo patavino e da allora impegnata nella divulgazione della musica più innovativa, si unisce l’appuntamento in programma martedì 26 novembre alle ore 21 presso l’Auditorium Pollini, con il quale vengono simbolicamente festeggiati i 70 anni del padovano Alvise Vidolin, musicista, regista del suono ed esperto di informatica musicale di caratura mondiale.
Dettagli
Centrale infatti il ruolo che Vidolin ha avuto negli sviluppi della musica elettroacustica fin dagli anni Settanta. La sua formazione scientifica si è sviluppata in parallelo a quella musicale, quando, mentre era ancora studente di ingegneria, è stato allievo della pioniera italiana della musica elettronica Teresa Rampazzi e dall’impiego live dei primi sintetizzatori si è ben presto mosso verso le primissime applicazioni dell’informatica alla creazione musicale, fondando il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova, una delle principali “centrali” della computer music a livello internazionale. Vidolin, che ha poi diretto il Laboratorio di informatica musicale della Biennale di Venezia, è stato anche l’assistente, in ruolo tanto tecnico quanto artistico, dei più avventurosi compositori italiani: Nono innanzitutto, ma anche Berio, Sciarrino, Battistelli, Ambrosini, Guarnieri. Le sue regie sonore sono sempre state contraddistinte da un “gesto” unico e inconfondibile, da vero e proprio co-creatore del processo sonoro e musicale. Il concerto in suo onore di domani raccoglie attorno a lui compositori che gli hanno dedicato i loro lavori, anche non elettroacustici (come il pezzo pianistico “veneziano” di Sciarrino), e con cui ha avuto un fertile e duraturo rapporto di collaborazione. La serata propone inoltre l’ascolto di tre nuovissime composizioni (in prima esecuzione) realizzate per l’occasione da Stefano Gervasoni e Claudio Ambrosini, e Adriano Guarnieri, che continuano la “tradizione” del binomio SaMPL/Centro d’Arte di presentare musiche per un numero inconsueto di pianoforti. Il programma è suggellato da uno storico brano di Luigi Nono del 1981, eseguito dal suo primo interprete, Roberto Fabbriciani: “Das atmende Klarsein” segnò una svolta per Nono, che utilizzava per la prima volta il live processing e iniziava la sua quasi decennale collaborazione con Alvise Vidolin.
In collaborazione con SaMPL – Sound and Music Processing Lab del Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova
Programma
Claudio Ambrosini (1948)
Orienteeering (2019) per uno o più pianoforti elettronicamente rivelati
Prima esecuzione assoluta
Luigi Nono (1924-1990)
Das atmende Klarsein, frammento (1981) per flauto basso, nastro magnetico e live electronics
Arnold Schönberg (1874-1951)
Vier Lieder op. 2 (1899-1900)
Stefano Gervasoni (1962)
Sechs Grabschriften (2017-19) per voce e pianoforte
Prima esecuzione assoluta
Salvatore Sciarrino (1947)
Perduto in una città d’acque (1990) per pianoforte
Adriano Guarnieri (1947)
Ostinato n. 6 (2019) per tre pianoforti e live electronics
Opera commissionata con il sostegno di SIAE – CLASSICI DI OGGI 2018-19
Prima esecuzione assoluta
Esecutori:
Sophie Klussmann
soprano
Roberto Fabbriciani
flauto
Maria Grazia Bellocchio
Anna D’Errico
Aldo Orvieto
pianoforti
Luca Richelli
live electronics
Alvise Vidolin
regia sonora
In breve
Alvise Vidolin 70 db
martedì 26 novembre ore 20.30
Auditorium Pollini, Padova
Prime esecuzioni
Ingresso
Interi euro 12
Ridotti (riduzioni di legge e studenti) euro 5
Studenti Università di Padova euro 1
Per maggiori informazioni
www.centrodarte.it
https://www.facebook.com/centrodarte.it/
Centro d’arte degli studenti dell’università di Padova
via Luigi Luzzatti 16b
35121 Padova
tel. 049 8071370
e-mail info@centrodarte.it
Info web
https://www.centrodarte.it/concerti/2019-11-26-alvise-vidolin-70db/