"Aprile con Pashedu", visite guidate alla scoperta dell’antico Egitto ai Musei Civici
"Aprile con Pashedu": proseguono gli appuntamenti ai Musei Civici agli Eremitani con visite guidate alla celebre tomba egizia di Pashedu ricostruita a Palazzo Zuckermann e alle sale egizie del Museo Archeologico. Per tutto il mese di aprile sarà possibile approfondire temi relativi all'antico Egitto grazie alle visite guidate da archeologi, con inizio alle ore 16.30 (euro 5 + biglietto d'ingresso, acquistabile alla cassa dei Musei Civici agli Eremitani in piazza Eremitani 8).
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"L'iniziativa – afferma l'assessore alla Cultura del Comune di Padova Matteo Cavatton – è una nuova opportunità per approfondire la conoscenza della civiltà egizia. Il rapporto tra Padova e l’Egitto ha origini lontane: Padova è patria del grande Belzoni (1778-1823), l’esploratore cui sono indissolubilmente legate la scoperta dell’Egitto faraonico e la nascita dell’egittologia. Esperti archeologi porteranno il pubblico alla scoperta della cultura dell’antico Egitto: sorprendente è la riproduzione della tomba di Pashedu, che sarà possibile ammirare fino al 19 giugno 2016 ma non dimentichiamo che nelle sale dei Musei Civici di Piazza Eremitani è esposta una collezione significativa, costituita da circa 180 reperti, tra cui spiccano proprio quelli legati alla figura dell'illustre padovano Giovanni Battista Belzoni".
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Questi gli argomenti delle successive visite guidate:
- sabato 9 aprile
“Giovanni Battista Belzoni, la vita straordinaria del primo egittologo”.
La vita avventurosa, i grandi viaggi in Egitto e la collaborazione con gli Inglesi che porterà alla formazione della sezione egizia del British Museum di Londra di un grande padovano, il primo egittologo della storia.
- Domenica 10 aprile
“L’arte della mummificazione” .
Le fonti antiche e i reperti ci raccontano un procedimento che rimane comunque un vero mistero anche oggi. Gli archeologi vi parleranno dei vari procedimenti, dei prodotti utilizzati nella mummificazione e delle rappresentazioni che hanno reso unica questa pratica agli occhi del grande pubblico di tutti i tempi.
- Sabato 16 aprile
“I colori dell’arte nell’antico Egitto” .
Un viaggio nella storia dell’arte egizia attraverso la conoscenze delle pietre preziose, delle tecniche con cui sono stati realizzati capolavori noti in tutto il mondo, la simbologia legata all’uso dei diversi colori e la storia di alcuni artigiani/artisti le cui opere sono giunte fino a noi.
- Domenica 17 aprile
“I simboli del potere. Dei, faraoni, scribi...” .
Gli archeologi esperti in comunicazione approfondiranno con il pubblico le classi del potere nell’antico Egitto, gli aspetti peculiari di divinità, faraoni, scribi ma anche di governatori e sacerdoti.
- Sabato 23 aprile
“Il mondo dell’oltretomba nell’antico Egitto” .
Quale destino attendeva il defunto nell’Egitto antico? Quali prove doveva sostenere? Una lettura affascinante di alcuni capitoli del “libro dei morti” per conoscere il viaggio verso la luce, un racconto attraverso i reperti delle sale egizie del museo archeologico per comprendere la concezione dell’aldilà del popolo egizio.
- Domenica 24 aprile
“L’arte della mummificazione” .
- Lunedì 25 aprile
“Giovanni Battista Belzoni, la vita straordinaria del primo egittologo” .
La ricostruzione della tomba di Pashedu, presentata da Cultour Active, è un vero e proprio capolavoro, progettato e realizzato dalle mani sapienti di Gianni Moro, artigiano di Motta di Livenza che ha lavorato accanto a egittologi del Cairo e del Museo Egizio di Torino.
Essa riproduce fedelmente, con una struttura di 5 metri per 2,50 metri, la camera sepolcrale, il relativo corridoio di accesso e i minuziosi dipinti nelle pareti, rinvenuti nella necropoli di Deir el-Medina. Deir El Medina, infatti, era il villaggio che ospitava le famiglie di artigiani e artisti addetti alla costruzione e alla decorazione delle tombe faraoniche della Valle dei Re.
Pashed o Pashedu, il cui nome significa il Salvatore, fu artigiano e artista dell’era di Ramses II: visse nel XIII secolo a.C. e fu caposquadra di uno dei gruppi di lavoratori che realizzarono le grandi sepolture reali. Dal corredo funerario rinvenuto nella sua sepoltura si conservano un papiro-libro dei morti oggi al British Museum di Londra, una stele al Museo del Cairo e un rilievo al Museo Egizio di Firenze.
A Padova, nella collezione del Museo Archeologico, si conserva invece un ushabti (statuina che riproduceva il defunto e che doveva lavorare per lui nell’aldilà nei campi di Osiride) che proviene da Deir El Medina, il villaggio in cui visse e fu sepolto Pashedu, e che trova corrispondenza in un analogo ushabti ora conservato al Museo Egizio di Torino.
L’esposizione della tomba di Pashedu è corredata da una serie di pannelli fondamentali per contestualizzare la sepoltura e capire i legami tra Padova e l’antico Egitto. Testi e ricerca iconografica sono dell’egittologa Claudia Gambino (Università degli Studi di Padova), del Team Egitto Veneto. Grazie al Progetto EgittoVeneto in questi ultimi anni è stato riportato nella giusta luce un ricchissimo patrimonio di reperti egizi ed egittizzanti conservati nei musei del territorio regionale, incluso quello patavino.
Per tutta la durata della mostra il pubblico sarà inoltre coinvolto con attività educative, laboratori e degustazioni speciali - il format di Cultour Active “Tast the Past ®“ l’archeodegustazione di prodotti moderni per conoscere il passato - sia durante sia nei fine settimana.
INFORMAZIONI
Orario: da martedì a domenica 10 - 19, chiuso tutti i lunedì non festivi, 1 maggio
tel. +39 049 8205664.
Biglietti: euro 5 intero, euro 1 scuole e fino ai 18 anni.
Il biglietto, acquistabile alla cassa dei Musei Civici agli Eremitani (piazza Eremitani 8), consente l'ingresso alla mostra di Palazzo Zuckermann e al Museo Archeologico.
Ingresso alla tomba di Pashedu per gruppi di max 15 persone.
Prenotazioni 392 9048069.