Festeggia duecento anni con due giorni di incontri e conferenze il liceo Tito Livio, lo storico liceo classico padovano che vanta, tra i tanti nomi illustri che vi passarono come docenti o come studenti, anche quello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Oggi e domani in aula magna si ripercorre e si celebra la storia – recentemente riscoperta – di questa importante istituzione cittadina.

LA SCOPERTA. Si tratta infatti di un bicentenario “a sorpresa”, di cui soltanto pochi mesi fa si è venuti a conoscenza: la fondazione del liceo, infatti, veniva fatta risalire al 1819, quando la riforma asburgica istituisce i nuovi ginnasi del Regno lombardo-veneto, e trasforma in scuola l’ex convento delle suore benedettine. A stabilire la data esatta dell’inizio delle lezioni, il 1 dicembre del 1812, è stata l’equipe guidata dalla docente Mariarosa Davi, che durante alcune ricerche nell’archivio storico si è imbattuta in un decreto napoleonico del gennaio 1811, apparso sul bollettino dell’"almanacco reale", che decreta la nascita del liceo dipartimentale "Brenta", nel collegio della basilica di Santa Giustina.

LA CELEBRAZIONE. Dopo la giornata di oggi, dedicata agli studenti, domani alle 9.30 l’aula magna del liceo ospiterà un convegno con gli interventi delle autorità (dal presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, al rettore del Bo Giuseppe Zaccaria), e gli interventi dei docenti Mariarosa Davi, del liceo, Mario Isnenghi, professore emerito dell’ateneo veneziano e Patrizia Zamperlin dell’università di Padova.