Scienze della comunicazione compie vent’anni, l’anniversario dal primo Corso all’Orto Botanico
Nel settembre del 1996 un migliaio di neodiplomati un po’ da tutta Italia si è riversato nella zona universitaria attorno al Portello per sottoporsi al primo test di ammissione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. In ottobre, proprio 20 anni fa, i primi 100 studenti hanno iniziato a seguire gli insegnamenti del corso di laurea, quinquennale. Erano anni nei quali i corsi di comunicazione si contavano sulle dita di due mani.
Da allora circa 4000 studenti sono stati ammessi al corso di laurea che, dopo la riforma si è naturalmente riarticolato in una laurea triennale in Comunicazione e in una magistrale in Strategie di comunicazione. Fin da subito si è trattato di un corso interfacoltà, che vedeva impegnate le Facoltà di Lettere e filosofia e di Scienze politiche, con contributi anche di psicologi e informatici. Ora la laurea triennale, presieduta dal prof. Renato Stella, ha sede presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (Fisspa), mentre quella magistrale, di cui è presidente la prof. Maria Grazia Busà, fa capo al Dipartimento di Studi linguistici e letterari (DiSLL).
Lunedì 24 ottobre, a partire dalle 14, all’Orto botanico, si terrà un evento celebrativo. Aprirà il pomeriggio Enrico Bertolino, noto conduttore televisivo e cabarettista, al quale è stato affidato l’intervento iniziale come Guest star. Seguiranno una tavola rotonda, coordinata da Marco Bettiol, docente di Marketing nel corso di laurea, a cui partecipano due laureati in Comunicazione, Luca Barbieri e Michele Polico, che hanno intrapreso un’attività imprenditoriale nel campo dell’informazione e della comunicazione e Stefano Micelli, Direttore scientifico della Fondazione Nord Est. Infine, alcuni laureati eccellenti racconteranno le loro esperienze professionali.
I corsi di laurea in Comunicazione e in Strategie di comunicazione dell’Università di Padova si caratterizzano per le ottime performance lavorative dei loro laureati. Il corso di laurea monitora con attenzione gli esiti professionali: già dieci anni fa, gli stessi studenti, guidati da Arjuna Tuzzi, hanno intervistato i laureati per tracciarne i profili professionali (poi resi pubblici nel volume Arjuna Tuzzi, Le cento professioni della comunicazione, Roma, Carocci, 2006); nel 2015 il Dipartimento di Studi linguistici e letterari, in collaborazione con la Fondazione Nord-Est, ha ripetuto l’indagine intervistando i laureati della laurea magistrale. I risultati sono confluiti nel volume di Marco Bettiol, Raccontare il Made in Italy. Un nuovo legame tra cultura e manifattura, Venezia, Marsilio/Fondazione Nordest, 2015.
Ecco i dati più importanti che si traggono da questa ricerca: l’88% dei laureati è attualmente occupato e lavora principalmente (81%) in imprese private del Veneto. Il 66% ha un contratto di lavoro dipendente (35% a tempo indeterminato, 31% a tempo determinato), l’11% è freelance, l’11% sta effettuando uno stage retribuito, l’8% è parasubordinato, il 3% è un imprenditore.
Questi dati dimostrano che lo stereotipo del laureato in Comunicazione destinato alla disoccupazione o alla sottoccupazione non corrisponde a verità, almeno per quel che riguarda i laureati in Comunicazione all’Università di Padova.