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Giorgia si racconta al PalaFabris "Oggi, a 43 anni, senza paura"

In occasione del concerto del 3 maggio, la cantante ha parlato del nuovo disco, del videoclip senza veli, della paura e di come l'ha affrontata in vent'anni di carriera. E poi il rifiuto di partecipare a X-Factor

In occasione del concerto del 3 maggio al PalaFabris, con cui ha dato il via al "Senza paura tour", Giorgia si è raccontata alla stampa. E, proprio delle sue paure, ha parlato la cantante romana, di tutto quello che è riuscita ad affrontare nei suoi vent'anni di carriera come cantante.

SENZA PAURE. È la musica, secondo Giorgia, ad averle dato la possibilità di superarsi e trovare la forza, a 43 anni, di trasformarsi. La cantante ha confidato di sentirsi più sicura, oggi. Tanto da girare il tanto discusso videoclip di "Non mi ami" senza veli. Una scelta che lei spiega con il desiderio di concedersi un po' di sensualità, anche a costo di mostrare i difetti di non avere più vent'anni. A chi ha parlato di video contro la violenza sulle donne, Giorgia risponde che un argomento del genere andrebbe affrontato diversamente, ma che è difficile smentire le interpretazioni.

LA SCALETTA. Poi qualche parola sulla scaletta del concerto. Diversi brani scelti tra quelli in voga nel 1994, l'anno in cui presentò "E poi" al festival di Sanremo. "Strani amori" della Pausini, ad esempio, o "Serenata rap" di Jovanotti. Tra le canzoni in programma, anche "Marzo", dedicata ad Alex Baroni, suo ex compagno, scomparso nel 2002. La cantante ha confessato di non averla mai interpretata dal vivo, di essersi sentita pronta solo dopo molti anni e dopo le tante richieste dei fan.

ROMA. A chi le ha domandato se parteciperebbe mai a un talent show, ha risposto che proprio non farebbe al caso suo. Precisando che non ha rifiutato l'offerta di partecipare a X-Factor come giudice per non lasciare Roma e scherzando sul fatto di non avere il coraggio di eliminare un concorrente. E proprio alla sua città ha dedicato un accenno la cantante, a come la Capitale sia stata esclusa dalla discografia. Infine il riferimento alla battuta di Verdone in "La grande Bellezza": "Roma mi ha deluso", non senza un tocco di amarezza.

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