“I concerti della domenica” all’auditorium “Pollini” di Padova
Presenta la più popolare serie di concerti strumentali di Johann Sebastian Bach – i famosissimi concerti brandenburghesi – la prossima manifestazione de “I concerti della domenica”, programmata per domenica 22 novembre 2015 alle ore 11 a Padova all’Auditorium “Pollini”, realizzato da “I solisti veneti” in collaborazione con il comune di Padova – Assessorato alla cultura, il ciclo musicale domenicale che ogni anno impreziosisce l’autunno padovano si pone almeno due importanti obbiettivi: raggiungere quelle fasce di pubblico che difficilmente potrebbero partecipare ai normali concerti serali e presentare una programmazione di alto livello culturale. Così, quest’anno 2015, accanto all’esecuzione integrale di un’opera vivaldiana (e oltre a numerosi altri concerti di grande significato artistico) “I solisti veneti” presentano al pubblico la prima metà dei Concerti Brandenburghesi in un programma, quello appunto del prossimo 22 novembre, che raccoglie i concerti numero 1 in fa maggiore, numero 2 anch’esso in fa maggiore e numero 3 in sol maggiore. Composti da Johann Sebastian Bach durante gli anni trascorsi alla corte di Köthen, i Concerti Brandenburghesi furono dedicati dall’Autore al Margravio Christian Ludwig di Brandeburgo il 24 marzo 1721. Questo spiega la loro attuale denominazione, che tuttavia fu introdotta non da Bach ma da Philipp Spitta, primo biografo di Bach e primo catalogatore, nel 1879, delle sue opere. Bach infatti li denominò solamente “Concerti per più strumenti” (anzi lui lo scrisse in francese: Concerts avec plusieurs instruments). Infatti questo ciclo di concerti, a differenza di altre opere unitarie di Bach, quasi sempre destinate al medesimo organico, presentano ciascuno un’organico strumentale diverso, confermando una volta di più la mirabile fantasia creativa del grande compositore tedesco. La storia a volte riserva sorprese e nel caso dei Concerti Brandenburghesi stupisce sapere che con tutta probabilità a Köthen essi non furono mai eseguiti, un po’ perché l’organico strumentale della Cappella Musicale di Corte era piuttosto piccolo, ma molto più perché la scrittura strumentale di questi concerti presenta eccezionali difficoltà esecutive. È scrittura da grandi virtuosi! Tale sapiente e raffinata complessità musicale – che come sempre in Bach sfocia infine in una bellezza artistica di superiore livello – ben si osserva nei tre concerti che verranno eseguiti la mattina del 22 novembre: il numero 1, per due corni, tre oboi, fagotto e archi più un violino solista (Bach indica “violino piccolo”, con tutta probabilità uno di quei violinetti quasi tascabili che i maestri di danza portavano tradizionalmente con sè, le cosiddette pochettes); il numero 2 per tromba, flauto, oboe, violino (violino ordinario, stavolta) e archi ed il numero 3, solo per archi, ma inconsuetamente suddivisi non nei classici violino primo, violino secondo, viola, cello e basso (suddivisione che si potrebbe definire standard da dopo Corelli... ad oggi!) bensì in nove parti distinte: tre di violino, tre di viola e tre di cello (con i bassi). Un organico strumentale decisamente curioso, quest’ultimo, che evoca sonorità assai diverse da quelle che comunemente ci si attende dall´orchestra d´archi come si è usi sentirla. Inesauribile fantasia timbrica quindi, nei Concerti Brandenburghesi, ma anche straordinaria bellezza tematica (si pensi all´Adagio del primo Concerto), smalto inconfondibilmente barocco (le due danze che concludono sempre il primo Concerto), elegante e sontuosa nobiltà (il tema del primo movimento del secondo Concerto), irrefrenabile energia (terzo movimento del terzo Concerto: quasi un moto perpetuo). A voler dire il vero non c´é movimento, non c´é battuta, in tutti i concerti brandeburghesi, nei quali non brillino un genio ed una bellezza mai prima uditi, mai dopo eguagliati. Proprio un programma da Domenica con la D maiuscola!
“I concerti della domenica”, ideati da “I solisti veneti” nel 1966, sono rassegna di indubbia originalità nata per coniugare ad un non mai trascurato intento autenticamente culturale altri importanti obiettivi, primo fra i quali quello di raggiungere quelle fasce di pubblico che difficilmente potrebbero partecipare ai normali concerti serali. Le famiglie con bambini e gli anziani, ma non solo, sono così da sempre il pubblico privilegiato ed entusiasta di tali concerti, pubblico favorito dall’orario delle manifestazioni - alle ore 11 della domenica mattina - e soprattutto dal carattere dei concerti che tanto nella formulazione dei programmi quanto durante le esecuzioni abbandonano ogni rigido formalismo per rivestirsi di vivace familiarità, grazie ad esempio agli interventi con i quali puntualmente Claudio Scimone, direttore de “I solisti veneti” introduce ed illustra le varie composizioni. Coronati da un successo di pubblico che in tanti anni non ha mai conosciuto flessioni “I concerti della domenica” hanno attirato su di sé, e a più riprese, anche l’attenzione delle principali Radio e Televisioni italiane e straniere e sono stati imitati in molte fra le più importante città italiane.
Biglietti: a Padova presso Gabbia (via Dante, 8 – tel. 049. 8751166), MUSICA MUSICA (Galleria Altinate, 20/22 – tel. 049. 8761545), e presso l’Ente “I solisti veneti” (Piazzale Pontecorvo, 4/a – tel. 049. 666128).