Iubilate Deo, musica per l’Avvento nella liturgia all’abbazia di Praglia
La grande musica sacra torna nuovamente nei luoghi e nei tempi per i quali fu composta: la celebrazione liturgica. Nelle quattro domeniche dell’Avvento (domenica 29 novembre e 6, 13, e 20 dicembre) all’Abbazia di Praglia di Teolo, grazie alla disponibilità dei monaci e dell’Abate di Praglia e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la Stagione Armonica diretta dal Maestro Balestracci proporrà esecuzioni di musica non più in forma di concerto, come ormai siamo abituati ad ascoltarla, ma all’interno della liturgia stessa. Al fine di suscitare e di promuovere un più intenso coinvolgimento spirituale e un’autentica esperienza di contemplazione orante nella partecipazione alla Santa Messa pomeridiana e al Canto dei Vespri.
«L’esecuzione concertistica si configura spesso come un evento distaccato dall’obiettivo per cui molte composizioni erano nate– spiega il Maestro Balestracci -. Così è per l’affresco che dalla chiesa o dal palazzo in cui aveva una funzione viene strappato e esposto nel museo per essere meglio conservato: in tal modo però perde la sua ragion d’essere e la sua sostanza profonda. Nella grande e ricca produzione di musica sacra la Stagione Armonica si propone di riportare all’ascolto attuale le composizioni per la chiesa nell’ambito per cui erano state pensate, come momento di raccoglimento e di ascolto della coscienza».
Il celebre coro padovano parteciperà alla funzione liturgica con l’esecuzione di un importante repertorio sacro che spazia dal ‘500 al ‘700. Alla fine di ogni Messa, nella pausa che precede il Vespro in cui i monaci pregano cantando, la Stagione Armonica accompagnerà i fedeli con brani sacri legati alla ricorrenza dell’Avvento.
«Questo modo di far musica – continua Balestracci - equivale ad un vero e proprio messaggio di pace; così la musica diventa un mezzo per qualche cosa di più alto in questo travagliato tempo della nostra vita in cui c’è davvero tanto bisogno di pace, di apertura e di condivisione, “con le porte aperte” come abbiamo sentito non senza commozione, da Papa Francesco».
Il primo appuntamento con “Iubilate Deo” si avrà domenica 29 novembre 2015 alle 16.30 con un programma interamente occupato da compositori inglesi. All’inizio e alla fine della messa verranno presentati di Thomas Tallis (1505-1585) il Veni Redemptor gentium I per organo e il Veni Redemptor gentium II per organo entrambi appositamente composti per la prima domenica d’Avvento. Durante la celebrazione toccherà alla Messa a 4 di William Byrd (1540-1623) suddivisa nei classici Kyrie, Offertorium, Sanctus, Agnus Dei e Communio. La composizione risale agli anni 1592-1593, durante la permanenza londinese dell’autore, e si inserisce nel solco della polifonia rinascimentale, secondo le codificazioni della curia romana. In attesa dei vespri, dopo il termine della liturgia, si ascoltano gli introiti (canti che accompagnano la processione d’ingresso del celebrante e dei suoi ministri) Cibavit eos a 4, Puer natus est nobis a 4 e il mottetto a 4 voci Ave verum corpus di William Byrd.
Per informazioni
www.stagionearmonica.it
PROFILI
La Stagione Armonica viene fondata nel 1991 dai madrigalisti del Centro di Musica Antica di Padova, del quale hanno costituito il nucleo fondamentale dal 1981. L’Ensemble, specializzato nel repertorio rinascimentale e barocco, ha lavorato con i più affermati direttori, ed orchestre. Ha partecipato ai più importanti festival e rassegne in Italia e all'estero: Ravenna Festival, Musica e Poesia a San Maurizio a Milano, Settembre Musica a Torino (MiTo), Festival Claudio Monteverdi a Cremona, , TrentoMusicAntica, Festival Barocco di Viterbo, le Serate Musicali di Milano, Festival Abbaye d'Ambronnay, York Early Music Festival, Festival delle Fiandre, Festival Europäische Kirchenmusik, Salzburger Festspiele. Ha tenuto concerti in tutta Europa collaborando con le maggiori Istituzioni Musicali. Ha registrato per la RAI, per la rivista Amadeus e per le maggiori case discografiche. Dal 2009 collabora con il Maestro Riccardo Muti e diretta dal Maestro nel 2009 e 2011 è stata ospite del Festival di Pentecoste di Salisburgo. Dal 1996 il Maestro Sergio Balestracci è il direttore artistico della Stagione Armonica
Sergio Balestracci, dopo aver iniziato gli studi di musica al Conservatorio di Piacenza, ha studiato flauto diritto con Edgar Hunt diplomandosi successivamente in questo strumento al Trinity College of Music di Londra. Laureatosi in storia moderna all’Università di Torino, ha iniziato molto presto un’intensa attività concertistica nel campo della musica rinascimentale e barocca, contribuendo, tra i primi in Italia, alla riscoperta di quel repertorio. Direttore dell’Accademia Fontegara di Torino fin dalla sua fondazione nel 1971, ha partecipato nel 1985 alle celebrazioni di Gabrieli con il Consort of Music per la Biennale di Venezia, ha diretto l’orchestra dell’Università di Padova e l’European Baroque Ensemble. Fondatore dell’Accademia del Flauto Dolce e dell’Accademia del Santo Spirito di Torino, ha curato per quest’ultima la revisione di diverse composizioni sei-settecentesche in prima esecuzione moderna (David di Scarlatti, San Giovanni Battista di Stradellam, Te Deum di Fiorè, Requiem di Bassani). Ha diretto il balletto Il Gridelino al Teatro Regio di Torino, l’opera Totila e i grandi mottetti op. 9 di Legrenzi nel terzo centenario della morte del compositore, ha curato una rappresentazione teatrale della Pazzia Senile di Banchieri per il Festival of Fine Arts di New York. Ha diretto inoltre una versione rappresentativa dei madrigali di Monteverdi (tra cui Tirsi e Clori) per la Reggia di Caserta e per lo Oude Muziek Festival di Utrecht; ha eseguito in prima esecuzione moderna la Passione di Gesù Cristo di Caldara. Da tempo è anche attivo come musicologo e docente: ha pubblicato la prima traduzione italiana del Trattato sul flauto traverso di Quantz e uno studio sulla Cappella Regia a Torino nel secolo XVIII per conto dell’Accademia di Santa Cecilia. Dal 1996 dirige e prepara La Stagione Armonica della quale è direttore artistico.