“Veneto Festival 2015”, concerto de “I solisti veneti“
È una celebrazione della melodia e del virtuosismo nel nome e nel segno di Tartini il prossimo concerto padovano del “Veneto Festival 2015” (45° Festival Internazionale Giuseppe Tartini), programmato per MARTEDI 16 GIUGNO 2015 alle ore 2 a PADOVA nella CHIESA DI SANTA CATERINA, luogo sacro di antichissima tradizione che si erge esattamente di fronte alla casa che Tartini abitò e che del grande violinista, al quale il Veneto Festival è dedicato sin dalla fondazione, custodisce tuttora le spoglie mortali. Raccolti nell´abside della bella Chiesa, affettuosamente stretti intorno alla piccola pietra che sigilla il sepolcro di Tartini, saranno “I Solisti Veneti” ed il loro direttore, Claudio Scimone, che per il concerto del 16 giugno hanno elaborato un programma ricco e vario che decisamente non è celebrazione di un grande del passato che ora non è più, bensì esaltazione vivace e moderna del suo spirito.
Ed ecco che nel programma, accanto a Tartini, compaiono grandi compositori dell´Otto e Novecento ma anche contemporanei, con pagine uniche e una prima esecuzione assoluta. Unico infatti è il tartiniano Concerto in mi maggiore per violino e archi che la musicologa Margherita Canale ha recentemente ritrovato, mentre prime esecuzioni per Padova sono le due pagine di Puccini che arricchiscono la seconda metà del programma: l´Adagio e lo Scherzo per archi. Prima esecuzione in Padova è anche il suggestivo Capriccio a due per due violini e archi che la giovanissima compositrice romana Silvia Colasanti ha scritto nel 2013.
Prima esecuzione assoluta è invece il brano centrale del programma: una parafrasi strumentale sui versetti del salmo 136 – l´antico Super flumina Babylonis - che ha ispirato il compositore veneto Giuseppe (Bepi) De Marzi, popolare autore di Dio del cielo, Signore delle cime e tanto noto a Padova per i lunghi anni d´insegnamento nel Conservatorio Pollini.
Con questa pagina elegante, scritta quest´anno e dedicata a “I Solisti Veneti”, De Marzi si inserisce in una tradizione lunga e gloriosa: il Salmo 136 infatti, con i suoi versetti struggenti, ha ispirato generazioni di compositori: come dimenticarne la cristallina versione di Palestrina o quella grandiosa, per doppio coro, di Heinrich Schütz, o ancora la raffinatamente romantica veste per coro e orchestra che gli diede Gabriel Fauré nel 1863 (sono solo pochi esempi, ma quanti ve ne sarebbero!) o infine la parafrasi che ne fece Giuseppe Verdi nel celeberrimo coro Va, Pensiero del Nabucco? De Marzi tuttavia, in questo caso, indirizza la sua ispirazione verso altri orizzonti; la parola si nasconde, niente voci, e si trasfigura in melodia pura.
Ecco così diversi movimenti strumentali, per archi e liuto, che commentano il primo e il secondo versetto del testo biblico nella inespressa eppur presentissima, stupenda traduzione italiana di David Maria Turoldo: Lungo i fiumi, laggiù in Babilonia, sulle rive sedemmo in pianto al ricordo struggente di Sion. Sopra i salici, là, in quella terra, appendemmo le cetre armoniose.
Programma
TARTINI – Concerto in mi maggiore per violino e archi
CIMAROSA – Concerto in do minore per oboe e archi
ROSSINI – Seconda Sonata per archi in la maggiore
DE MARZI – “Lungo i fiumi laggiù in Babilonia” Prima esecuzione assoluta
PUCCINI – Adagio per archi
PUCCINI – Scherzo in la minore per archi
COLASANTI – “Capriccio a due” per due violini e archi
PAGANINI – Variazioni di bravura per violino e archi
sul tema della Preghiera “Dal Tuo stellato soglio” dal “Mosè” di Rossini
BIGLIETTI: Per informazioni rivolgersi a PADOVA presso Gabbia (Via Dante, 8 - tel. 049 8751166), Coin Ticket Store (Via Altinate 16/8, 3° piano – tel. 049 8364084), Ente Veneto Festival (Piazzale Pontecorvo 4/a – tel. 049 666128 - e-mail: info@solistiveneti.it)