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Dinosauri: apertura straordinaria di Palazzo Cavalli e del Museo di Geologia e Paleontologia

L’Università di Padova affianca il Comune nella mostra "Dinosauri. Giganti dall’Argentina". Apertura straordinaria del Museo di Geologia e Paleontologia di Palazzo Cavalli, conferenze con paleontologi, docenti e ricercatori di fama internazionale, laboratori e visite guidate

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

L’Università di Padova affianca il Comune nella mostra "Dinosauri. Giganti dall’Argentina". Apertura straordinaria del Museo di Geologia e Paleontologia di Palazzo Cavalli, conferenze con paleontologi, docenti e ricercatori di fama internazionale, laboratori e visite guidate

L'Università di Padova affianca il Comune nella mostra "Dinosauri. Giganti dall'Argentina". Apertura straordinaria del Museo di Geologia e Paleontologia di Palazzo Cavalli, conferenze con paleontologi, docenti e ricercatori di fama internazionale, laboratori e visite guidate

Sono numerose le iniziative avviate dal Comune di Padova in collaborazione con l'Università degli Studi di Padova in occasione della mostra "Dinosauri. Giganti dall'Argentina", aperta al pubblico fino al 26 febbraio 2017 al Centro culturale Altinate San Gaetano.
Con il biglietto d'ingresso alla mostra nel fine settimana è possibile visitare anche il Museo di Geologia e Paleontologia dell'Ateneo, con sede a Palazzo Cavalli in via Giotto 1, attualmente chiuso al pubblico. Il pubblico potrà anche partecipare al ciclo di conferenze "Parliamo dei dinosauri", a cura del Dipartimento di Geoscienze, che si è anche occupato dell'ideazione e della supervisione dei laboratori e delle visite guidate nell'ambito della mostra.

"Siamo lieti - afferma l'assessore alla Cultura del Comune di Padova Matteo Cavatton - di poter offrire ai visitatori della mostra "Dinosauri. Giganti dall'Argentina" la possibilità di accedere a questo museo dell'Università, un autentico scrigno delle meraviglie. Un'occasione imperdibile per ammirare sorprendenti reperti, la maggior parte provenienti dal territorio veneto. Ringraziamo quindi l'Ateneo per questa opportunità e per la collaborazione scientifica del Dipartimento di Geoscienze e del Centro di Ateneo per i Musei, per le attività didattiche e di divulgazione".

Il Museo

Le aperture sono previste nei giorni di sabato e domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00; per le scuole sono previste aperture straordinarie, mediante visita guidata su prenotazione, nei giorni di lunedì e venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
I visitatori avranno la possibilità di accedere al percorso sui "Processi di fossilizzazione" e sul "Tempo geologico" e di ammirare la splendida “Sala delle Palme”, che deve il suo nome alle centinaia di resti di palme fossili del Paleogene del Veneto qui esposte. Si tratta di reperti di notevole rilevanza scientifica, ragguardevoli dimensioni e di grande valore espositivo, tra i quali spicca l’imponente olotipo della Latanites maximiliani, alto più di tre metri.

Al piano superiore vi sono le rinnovate sale dei vertebrati. La maggior parte dei vertebrati, come i suggestivi pesci fossili di Bolca, i coccodrilli e i sireni di Roncà e i mammiferi primitivi di Monteviale, provengono da giacimenti del Veneto sud-occidentale e rappresentano alcune tra le moltissime testimonianze del clima tropicale che caratterizzava la regione tra i cinquanta e i venticinque milioni di anni fa. A questi si aggiungono i resti di cetacei miocenici del Bellunese e degli animali vissuti durante le ultime glaciazioni: orsi delle caverne, cervi giganti, "tigri" dai denti a sciabola, rinoceronti lanosi, mammut e tanti altri. Infine vanno menzionati i magnifici ittiosauri del Giurassico inferiore di Holzmaden (Germania).

Il pubblico potrà anche assistere in anteprima al video relativo al progetto del nuovo Museo di Storia Naturale dell’Università (MuSNa). MuSNa riunirà in un solo grande museo gli attuali musei di mineralogia e petrografia, geologia e paleontologia, zoologia e antropologia.
Il MuSNa si distinguerà sia in Italia sia all’estero per la qualità e la quantità di reperti originali e per il suo carattere di museo universitario. Peculiarità che verranno valorizzate integrando il museo tradizionale con le possibilità offerte dalle moderne tecnologie, nel quale la realtà virtuale non depaupera, ma esalta il fascino dei reperti originali. Un museo "ponte" fra la ricerca scientifica e il vasto pubblico, che dimostra come le collezioni, anche storiche, non siano solo degli oggetti piacevoli da ammirare, ma costituiscano le radici e la linfa vitale della ricerca moderna al fine di acquisire maggior consapevolezza delle emergenze ambientali globali.

Le conferenze

Il ciclo di conferenze si è aperto il 12 ottobre scorso con il tutto esaurito. I relatori, i professori Piero Gianolla, del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Ferrara e Nereo Preto, del Dipartimento di Geoscienze dell'Università degli Studi di Padova, hanno illustrato al pubblico le caratteristiche delle Dolomiti al tempo dei dinosauri: le impronte qui rinvenute sono le più antiche testimonianze di dinosauri note in Italia.

Sono in programma altre sette conferenze, che si tengono alle ore 18 nell'auditorium del Centro culturale Altinate San Gaetano (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili) secondo il seguente calendario: 26 ottobre 2016 Cosa mangiavano i dinosauri? Le piante del Mesozoico Guido Roghi, Istituto di Geoscienze e Georisorse - CNR Padova; 9 novembre 2016 I rettili permotriassici dell’Italia Settentrionale Lorenzo Marchetti, Urweltmuseum GEOSKOP - Thallichtenberg, Germania; 23 novembre 2016 Pterosauri: i draghi dell’aria Fabio Marco Dalla Vecchia, Ispettore Onorario Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia; 11 gennaio 2017 I dinosauri nell’Italia nord-orientale Paolo Mietto, Dipartimento di Geoscienze - Università degli Studi di Padova; 25 gennaio 2017 I dinosauri italiani Cristiano Dal Sasso, Museo di Storia Naturale di Milano; 8 febbraio 2017 I dinosauri: storia di una controversia scientifica, dal Crystal Palace a Jurassic Park Roberto Gatto, Dipartimento di Geoscienze - Università degli Studi di Padova; 22 febbraio 2017 Dai dinosauri ai grandi mammiferi argentini: una lunga storia tra il Museo di Geologia e Paleontologia di Padova e il CONICET Mariagabriella Fornasiero, Museo di Geologia e Paleontologia - Università degli Studi di Padova.

I laboratori e le visite guidate

Gli alunni, grazie alle visite guidate e ai laboratori, scopriranno 150 milioni di anni di storia del nostro pianeta e potranno approfondire alcuni aspetti delle Scienze Naturali. Gli insegnanti oltre ad avere a disposizione visite guidate della durata di un'ora (costo 60 euro oltre a 5 euro di biglietto ad alunno), possono scegliere tra i quattro laboratori progettati per le varie fasce d’età (dai bambini della scuola dell'infanzia ai ragazzi della scuola secondaria di secondo grado; durata h. 2,30, costo 100 euro oltre a 5 euro di biglietto ad alunno) con la supervisione del Museo di Geologia e Paleontologia dell'Università degli Studi di Padova. Il laboratorio "Fossilizziamo" consente di capire cosa sono e come si formano i fossili; i bambini delle scuole dell'Infanzia e delle prime classi della scuola primaria avranno l'opportunità di vedere dei fossili e potranno divertirsi a fare con il gesso calchi di conchiglie. Nel laboratorio "Dimmi che denti hai e ti dirò che cosa mangi" gli alunni di tutti i livelli scolastici, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di secondo grado, potranno scoprire che cosa mangiano i vertebrati osservando e toccando le loro dentature, confrontandole con quelle dei vertebrati fossili. Anche il laboratorio "A spasso nel tempo" è calibrato per tutti i livelli scolastici: consiste nel ricostruire le tappe della storia del nostro pianeta attraverso un simpatico gioco che si svolge lungo la linea del tempo geologico. Con il laboratorio "StraTempo - il tempo da toccare" pensato per tutti i livelli scolastici dalla scuola primaria alla scuola secondaria di secondo grado, gli alunni potranno ricostruire una serie stratigrafica con campioni di rocce e fossili guida e avranno la possibilità di capire come si formano le diverse rocce sedimentarie, la correlazione degli strati in diversi luoghi, con particolare riferimento ai Colli Euganei e alle Dolomiti.

Nel fine settimana sono previsti due attività ludico-didattiche per le famiglie: il sabato alle ore 20 "Buenas Noches Dino", un’appassionante caccia al tesoro tra i reperti in mostra che permetterà di vincere l’ambito riconoscimento di “Paleontologo esperto”; la serata si concluderà con storie e favole all’ombra dei dinosauri (durata 2 ore; costo 12 euro oltre a 5 euro di bigliet- to).

La domenica alle ore 16 sarà proposto "BingoDino", una tombola speciale in cui i numeri sono sostituiti da immagini relative alla mostra e al posto dei tradizionali ambo, terna, ecc...si faranno Triassico, Giurassico.....Una volta completate le cartelle, una breve visita alla mostra consentirà ai bambini di osservare dal vero i reperti presentati nel corso del gioco (durata 1 ora; costo 6 euro oltre a 5 euro di biglietto); le attività sono per bambini dai 6 ai 12 anni.

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