ARTE A TEATRO: al Geox le ciliegie del maestro Giorgio Laveri
Il Gran Teatro Geox da oggi si arricchisce di alcune prestigiose opere d’arte: le ciliegie di Giorgio Laveri sono esposte nel foyer del teatro, attirando l’attenzione e la curiosità del pubblico dei grandi eventi live. L’iniziativa nasce da un’importante collaborazione tra ZED e le gallerie Rossovermiglio e Paola Bicego Gallery, gallerie di riferimento di Giorgio Laveri a Padova.
La Galleria Rossovermiglio è attiva dal 2003 e si occupa di artisti contemporanei italiani e internazionali, con particolare attenzione agli anni 70. Le ciliegie avevano conquistato le pagine dei giornali anche in occasione della performance organizzata dall’artista a Padova nel mese di novembre, quando avevano invaso i luoghi simbolo della città, dalle piazze al plateatico del Caffè Pedrocchi. Grandi ciliegie rosse e lucide, più una ciliegia speciale in onore di Giotto, il CilieGiotto, con il corpo blu coperto di stelline e lo stelo dorato, per richiamare il cielo stellato del grande artista trecentesco. «Come Giotto è stato un innovatore e ha dipinto la vita agreste e le scene pastorali, così io tratto la ceramica, che è la materia più antica del mondo, in modo del tutto nuovo» ha raccontato Giorgio Laveri.
Giorgio Laveri è nato a Savona. Dopo gli studi di formazione professionale sulla regia televisiva dipinge una serie di Murales sulla condizione del popolo Cileno dopo il golpe del 1973 (Milano, Roma, Brescia, Vicenza). Nel 1973 allestisce la prima personale alla Galleria Vultur di Genova e fonda con Nando Anerdi del Derby di Milano il gruppo teatrale “Rosacroce”. Gira il suo primo cortometraggio “La bella addormentata nel bosco” inserito in uno spettacolo satirico-teatrale. Dal 1974 si dedica professionalmente al cinema e al teatro. Ha scritto e realizzato 11 pieces teatrali e 19 film a soggetto tra i quali “Scommessa di matrimonio” vincitore del premio della critica al festival “Cinema in casa” di Roma. Nel 1985 realizza una linea di ceramiche per l’ufficio a tema “cinematografico” e la Banque National de Paris organizza una sua mostra presso la Sala delle Quattro Colonne nella sede Milanese. Nel 1993 aderisce al gruppo francese Art Mobil con il quale progetta una serie di eventi in Italia e in Francia. Firma con Patrick Moya la prima parte del Manifesto del Movimento Artistico Mediterraneo e partecipa ad una serie di eventi internazionali legati alla “mediterraneità”. Nel 1996 fonda con il Dipartimento di Salute Mentale di Genova, “Il Giardino del Mago” con il quale produce una nutritissima serie di lavori legati alla sperimentazione teatrale e cinematografica.