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Cultura Piazze / Via Zabarella

Il sindaco Giordani e la mostra dedicata a Mirò: "Ci aspettiamo 200.000 visitatori"

L'assessore Colasio: "Avremo un biglietto unico, museo Eremitani, quindi Giotto, quello che crea il linguaggio della modernità, e Mirò, che ha reinventato quello del Novecento" 

"E' la prima mostra che facciamo come amministrazione. E' sempre la solita logica - spiega Giordani - quella di fare rete. Cultura e turismo, una combinazione perfetta per dare un impulso anche all'economia della città. Noi puntiamo ad avere 200.000 visitatori per questa mostra. Privato, fondazione, amministrazione pubblica, dobbiamo lavorare tutto insieme per il bene della città di Padova".

Colasio: Mirò e Giotto

"L'idea forte è quella di fare rete, Padova ha moltissimi player: la Fondazione Cassa di Risparmio, la Bano, il comune. Avremo un biglietto unico, museo Eremitani, quidi Giotto, quello che crea il linguaggio per la modernità. E Mirò, uno dei grandi inventori del linguaggio del Novecento". E il progetto di far entrare Padova a far parte del patrimonio dell'Unesco? A che punto è?: "Padova nell'Unesco è fondamentale. Nel 2019 saremo candidati unici. Siamo la città dei dipinti, la città degli affreschi. Padova merita un riconoscimento che ha già nei fatti. Padova è un crocevia della cultura, Padova è la città che tiene insieme diverse cose"

Bano e la particolarità di questa mostra

Bano: "Questa mostra è figlia di una scoperta, la fase di sperimentazione che Mirò ha attraversato con genialità unica. A questo artista sono state dedicate mostre e retrospettive, ma mai nulla come ciò come mostriamo qui a Palazzo Zabarella. 

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