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Martedì, 23 Aprile 2024
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"Il tempo multidisciplinare": la mostra di Gaetano Pesce raccontata dallo stesso maestro (VD)

Video racconto: alcune delle duecento opere esposte a Palazzo della Ragione presentate dal designer. L’allestimento è studiato per rendere unica l’esperienza della visita

Presentata martedì 22 maggio in conferenza stampa la mostra "Gaetano Pesce - il tempo multidisciplinare". Presenti il sindaco Sergio Giordani, l'Assessore alla Cultura Andrea Colasio, l'architetto Gaetano Pesce, il consigliere regionale della Fondazione CARIPARO Andrea Rabacchin e l'Ad Massimo Carraro per Morellato. Telefonicamente è intervenuto anche il critico Vittorio Sgarbi. Il pezzo forte della giornata è stata la "visita guidata" alla mostra, con lo stesso maestro a far da gran cerimoniere. La ricerca non tanto senso del senso tempo ma un modo per fissarlo, la crisi dell'uomo, la consapevolezza della donna e le brutalità che troppo spesso proprio per questo subisce. Ma anche il lucido ottimismo di chi non ha paura di misurarsi con la sua contemporaneità, qualsiasi siano gli aspetti che questo comporta. 

L'allestimento 

L’allestimento è studiato per rendere unica l’esperienza della visita: ciascuno potrà scegliere il proprio personalissimo percorso tra opere storiche, icone del secolo scorso, progetti architettonici originali, modellini di sedie ospitate nei più importanti musei del mondo e modelli-esperimenti mai divenuti prodotti finiti. Ma anche disegni, prove di materiali innovativi, lampade con messaggi sociali, poltrone che commentano la realtà del nostro tempo e armadi che raccontano una storia. Noi lo abbiamo seguito in una sorta di visita guidata dallo stesso geniale autore. 

Padova immaginaria

Tra le opere soprendenti e assolutamente visionarie del maestro, anche due idee per la città di Padova. Un luogo dove ha vissuto e mosso i primi passi come artista e come scultore. Collegare Giotto e Galileo, rendere il Ponte Molino punto di osservazione della città, consentire tutto il percorso del Bacchiglione pedonabile quasi stando a pelo d'acqua. Divertentissimo il momento in cui l'assessore Colasio interviene a placare più che l'entusiasmo dell'artista il rischio che qualcuno dei giornalisti prendesse alla lettera le visioni del maestro. E' tutto un gioco ma si sa, non si può mai sapere: "E' arte concettuale - dice ridendo Colasio - frutto di immaginazione", scherza insieme con Pesce l'assessore.

Le Twin Towers

Pesce da molti anni risiede a New York. Ha vissuto quindi direttamente il dramma del crollo delle Torri Gemelle, l'11 settembre 2001. L'architetto ha pure partecipato al bando per la ricostruzione di Ground Zero. A Palazzo di Ragione si può apprezzare anche questo suo progetto.

La religione 

Se in conferenza stampa non potevamo esimerci dal domandare de "L'Italia in croce", che tanto sta facendo discutere, dopo averlo ascoltato mostrare le sue opere non sono stati rari i riferimenti alle religioni. Così abbiamo approfittato anche per chiedergli di questo. Se fa discutere molti cattolici la presenza della croce di fronte a Bo e Palazzo Moroni, la mostra è piena di riferimenti anche ad altre religioni, come l'Islam, ad esempio. Ecco nel video che segue, cosa ha risposto a domanda diretta.

L'orologio del proprio tempo

Tra i promotori della mostra c'è anche Morellato s.p.a. L'azienda veneta ha prodotto e concretizzato, un'idea sulla quale il maestro Pesce stava lavorando da tempo. Un orologio con una sola lancetta. "Misura un tempo che non si ripete, che è la vera natura del tempo. Una lancetta che per fare il giro completo ci mette novant'anni. Il tempo ha senso per noi umani. E' il primo orologio di questo genere, nella storia della misura del tempo". L' ad dell'azienda, Massimo Carraro, ha sottolineato la difficoltà "nel realizzare il quadrante centrale. Far andare così lentamente una lancetta con un movimento lievissimo, che ci mette appunto novant'anni, tecnicamente è qualcosa di molto complesso". 

Più di 200 opere

Padova celebra così Gaetano Pesce, uno dei massimi esponenti della creatività contemporanea nel mondo che si presenta quindi con una grande retrospettiva. Più di ducento le opere esposte. Dal 23 maggio al 23 settembre 2018 nel Palazzo della Ragione, che proprio nel 2018 festeggia gli ottocento anni, sarà possibile non solo visitarla, ma viverla. Ogni opera spesso ne nasconde addirittura altre. Porte da aprire, varchi da attraversare, lampade elettriche con le quali illuminare piccoli pertugi dove sono nascoste chi lo sa che oggetti. E anche in questo caso, non sono altro che altre opere. Ci possono essere poi anche i suoni, oppure i disegni, in altri casi stimoli olfattivi, alcuni persino poco gradevoli. Forse, l'unico aspetto che potrebbe rivelarsi un limite, è la tale abbondanza di stimoli, non solo concettuali e visivi, che non sempre si può riuscire a cogliere, a vedere, a comprendere e distinguere. Bisogna ritagliarsi un proprio tempo. Magari addirittura senza lancette, un'idea che siamo certi sarà balenata nella mente del maestro. 

Il saluto dell'amministrazione comunale

“Da anni Padova attendeva il ritorno di Gaetano Pesce – dice il Sindaco Sergio Giordani –. Finalmente si realizza un grande sogno per la città”. Anche l'assessore alla cultura ha manifestato il suo entusiasmo: “Pesce è un rabdomante dell’immaginario, ha abbattuto i confini tra arte, architettura e design in un equilibrio perfetto tra figurazione e funzione. Ospitiamo questo omaggio alla sua opera nel magnifico Salone affrescato del Palazzo della Ragione, uno dei simboli di Padova urbs picta”. 

La mostra di Gaetano Pesce a Padova

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