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Quando la grande arte incontra l'alta cucina: il Caffé Pedrocchi crea il "Menu Mirò"

Nasce dalla sinergia tra lo storico caffé cittadino, la Fondazione Bano e il Comune di Padova e vuole essere un omaggio alla mostra del pittore spagnolo

Quando la cucina si fa arte. E viceversa: nasce il "Menu Mirò", omaggio del Caffé Pedrocchi alla mostra dell'omonimo pittore spagnolo in corso a Palazzo Zabarella.

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Il menu

Sono quattro i piatti creati da Florian Bunea, chef dello storico caffé: si va dal calamaro ripieno di verdure su crema di friarielli alla crema catalana al profumo di rosa canina, passando per i ravioli al baccalà su crema di piselli con pomodoro confit e per la pluma di pata negra al rosmarino con patate arrosto e involtino di fagiolini. Un menu che come spiega Manolo Rigoni, direttore del Caffé Pedrocchi, vuole fungere da "trait d'union tra le due culture culinarie. Abbiamo puntato sull'impatto visivo per dare ulteriore risalto alle opere di Mirò, che sono riprodotte anche sui piatti dipinti dallo stesso pittore e nei quali serviremo le nostre quattro proposte. Vorremmo che le persone si immedesimassero a pieno trovando il giusto equilibrio e la doverosa connessione tra il nostro menu e la splendida mostra in programma fino al 22 luglio a Palazzo Zabarella".

Le sinergie

E la Fondazione Bano plaude alla collaborazione: "Questa iniziativa rende l'offerta patavina ancor più importante, consentendoci di recitare un ruolo da protagonista anche nei confronti degli altri competitor". Un merito che va equamente suddiviso anche col Comune di Padova, rappresentato dall'assessore Colasio: "Grazie alla nostra regia vogliamo creare una sinergia tra le istituzioni cittadine più prestigiose".

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