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Samuele Bersani e il suo “La fortuna che abbiamo tour” emoziona senza sosta Padova

Sabato 25 febbraio al Gran Teatro Geox il cantautore di Rimini non si risparmia regalando, dopo la convalescenza per un problema alle corde vocali, una performance intensa. Al pubblico patavino non resta che commuoversi e applaudire

Dopo circa un anno e mezzo di stop a causa di alcuni problemi riscontrati alle corde vocali che lo hanno costretto temporaneamente a rallentare e fermarsi, Samuele Bersani torna a calcare i palchi d’Italia con ciò che gli riesce meglio ovvero cantare ed emozionare il suo pubblico grazie alle sue intense performance. Il cantautore di Rimini si presenta puntuale, sabato 25 febbraio, alle 21.30 sul palco del Gran Teatro Geox di Padova, gremito di persone, soprattutto coppie di innamorati e adulti. Samuele da subito non manca di provocare, o meglio di far capire la sua opinione, in merito a quanto sta accadendo a livello politico negli Stati Uniti d’America poiché indossa uno smoking e una t-shirt nera sulla quale è messa ben in evidenza una scritta bianca che recita “I was anti-Trump before He was cool”.

INIZIO E OMAGGIO A DALLA. Accompagnato dall’eterogenea band il cantautore apre il concerto con “Il mostro”, brano incentrato sul tema dell'incomunicabilità e sulla storia di un mostro peloso a sei zampe, prima inseguito morbosamente da stampa e comunità scientifica e infine ucciso brutalmente; questo fu il brano con il quale Samuele agli inizi della sua carriera venne notato e sostenuto dal grande Lucio Dalla. Lucio che, peraltro, viene ricordato da Bersani che a metà concerto intona “Canzone”, brano di successo interpretato da Dalla nel ‘96 e che Samuele scrisse per lui.

COERENZA? DA STUPIDI SE CI SI SENTE CAMBIATI. Nel corso del concerto spesso Samuele interagisce con il pubblico affermando che oggi si sente cambiato rispetto ad anni fa, ai suoi esordi e afferma che questa storia dell’essere sempre e per forza coerenti lui non la sopporta poi tanto perché “la coerenza è importante ma è anche una cosa da fessi perseguirla se uno si sente cambiato”. Dopo aver cantato undici brani il concerto viene interrotto per circa dieci minuti per una pausa programmata, probabilmente per consentire al cantautore di “prendere fiato”, dato che come abbiamo accennato, si trova da poco a essere uscito da un lungo periodo di convalescenza per alcuni problemi riscontratigli alle corde vocali.

IL PUBBLICO SOTTO IL PALCO RINGRAZIA. Dopo la pausa il concerto riparte in modo ancora più intenso e appassionante e Samuele emoziona con alcune “perle” del suo repertorio come “Giudizi universali” o “Chiedimi se sono felice”. Sulla canzone che chiude il concerto “Cosa vuoi da me” il pubblico in platea si alza e accorre numeroso sotto il palco per ringraziare calorosamente a suon di applausi e incitazioni appassionate l’artista che ha davvero aperto il suo cuore al pubblico padovano.

LA SCALETTA DEL CONCERTO

  1. Il mostro
  2. Le mie parole
  3. Occhiali rotti
  4. Il pescatore di asterischi
  5. En e Xanax
  6. Spaccacuore
  7. Psyco
  8. Ferragosto
  9. Cattiva
  10. Come due somari
  11. Replay

Pausa di circa 10 minuti

  1. La fortuna che abbiamo
  2. Una delirante poesia
  3. Crazy boy
  4. Che vita
  5. Settimo cielo
  6. Canzone (cover di Lucio Dalla)
  7. Giudizi universali
  8. Chiedimi se sono felice
  9. Freak
  10. Coccodrilli
  11. Senza titoli
  12. Chicco e Spillo
  13. Cosa vuoi da me

Foto © www.onstageweb.com - Foto di Roberto Panucci

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