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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Sant'Osvaldo

“Schermi d’arte”: Picasso, Leonardo e Klimt, proiezioni al cinema Rex

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Picasso, Leonardo e Klimt sono i alcuni protagonisti di “Schermi d’arte”, rassegna di cinema e arte dal primo marzo al Cinema Rex.

Il primo marzo, a grande richiesta, riparte una nuova edizione di “Schermi d’arte”, ovvero i grandi artisti ridiventano i protagonisti al Cinema Rex di Via S.Osvaldo 4 (Padova).

Picasso, Leonardo e Klimt con le loro opere proiettate su grande schermo saranno i protagonisti di questa affascinante rassegna che nelle precedenti edizioni ha raccolto un grande successo di pubblico.

Anche in questa edizione le proiezioni saranno proposte alle 21.15 (venerdì o giovedì) e al sabato alle 19.

Questo il programma:

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“Hitler contro Picasso e gli altri - L’ossessione nazista per l’arte” è un docu-film, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital con la partecipazione di Sky Arte HD, diretto da Claudio Poli che ci guida tra Parigi, New York, l’Olanda e la Germania raccogliendo testimonianze dirette sulle storie che prendono il via da quattro grandi esposizioni che in questi ultimi mesi hanno fatto il punto sull’arte trafugata, tra protagonisti di quegli anni, ultime restituzioni e preziosi materiali d’archivio. Con la partecipazione straordinaria di Toni Servillo e la colonna sonora originale di Remo Anzovino.

In due modi il nazismo mise le mani sull’arte: tentando di distruggere ogni traccia delle opere classificate come ‘degenerate’ e attuando in tutta Europa un sistematico saccheggio di arte antica e moderna. Il documentario che ci guida per la prima volta alla scoperta del Dossier Gurlitt, di rari materiali d’archivio, dei tesori segreti del Führer e di Goering.

“Com’è possibile essere indifferenti agli altri uomini? La pittura non è fatta per decorare appartamenti. È uno strumento di guerra offensivo e difensivo contro il nemico” diceva Pablo Picasso. Chagall, Monet, Picasso, Matisse, Klee, Kokoschka, Otto Dix, El Lissitzky. Artisti messi al bando, disprezzati, condannati eppure anche trafugati, sottratti, scomparsi.

Sono trascorsi 80 anni da quando il regime nazista bandì la cosiddetta “arte degenerata”, organizzando, nel 1937 a Monaco, un’esposizione pubblica per condannarla e deriderla e, contemporaneamente, una mostra per esaltare la “pura arte ariana”, con “La Grande Esposizione di Arte Germanica”. Proprio in quegli stessi giorni cominciò la razzia, nei musei dei territori occupati e nelle case di collezionisti e ebrei, di capolavori destinati a occupare gli spazi di quello che Hitler immaginava come il Louvre di Linz (rimasto poi solo sulla carta) e di Carinhall, la residenza privata di Goering, l’altro grande protagonista del saccheggio dell’Europa. Si calcola che le opere sequestrate nei Musei tedeschi siano state oltre 16mila e oltre 5 milioni in tutta Europa. Tra gli artisti all’indice Max Beckmann, Paul Klee, Oskar Kokoschka, Otto Dix, Marc Chagall, El Lissitzky.

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A seguire arriverà un affascinante omaggio al genio, Leonardo Cinquecento. Il film di Francesco Invernizzi racconta la figura di Leonardo Da Vinci sviluppando l’interesse del genio declinato attraverso le più diverse discipline. Un uomo che ha avuto un “rapporto lungo e travagliato con il mondo” fin da ragazzo, già molto curioso. Leonardo era un attento osservatore di tutto quello che gli stava intorno. Ma essere spettatore non gli bastava. Così è diventato personaggio attivo nella cultura e nella ricerca del mondo.

Chiave del film è il costante rimando ai giorni nostri, legando le intuizioni, gli studi e le creazioni di Leonardo - anche quelle non riuscite come le costruzioni delle ali di aliante per far volare l’uomo - alle realizzazioni pratiche. Leonardo ha indagato ogni campo: da quello artistico respirato a Firenze, a quello del mastro della corte di Ludovico il Moro a Milano, dove ha realizzato studi di balistica per difendere le mura del Castello Sforzesco, con l’invenzione di elementi architettonici - dai fossati alle saldature ai passaggi sotterranei - fino alle opere ornamentali straordinarie come la Sala delle Asse, il grande affresco dedicato alla natura, amata da Leonardo. E poi ha scandagliato le città, le case, gli animali, i mari, per arrivare fino all’osservazione della luna.

Studiosi, direttori di musei e tecnici di settore raccontano gli sviluppi delle opere di Leonardo alternando la produzione artistica, in particolare soffermandosi su capolavori come La Vergine delle Rocce - nelle due versioni esistenti -, l’Annunciazione, la Dama con l’Ermellino, la Belle Ferroniére, l’Uomo Vitruviano - oggi custodito al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, come spiega il suo direttore Claudio Giorgione -, il Cenacolo in Santa Maria delle Grazie la Battaglia di Anghiari, il Cavallo monumentale realizzato poi a San Siro (perché distrutto nel 1499 con l’invasione a Milano e la cacciata degli Sforza) e, naturalmente, la Gioconda, citata sul finale del film come opera misteriosa e peculiare di Leonardo.

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La rassegna si chiude con Klimt e Schiele - Eros e psiche. Vienna, 1918, nel cuore della Mitteleuropa, dove un’epoca dorata è ormai al tramonto. Klimt e Schiele. Eros e Psiche si apre infatti nella notte del 31 ottobre quando, nel letto della sua casa, muore Egon Schiele, una delle 20 milioni di vittime dell’influenza spagnola. Schiele si spegne guardando in faccia il male invisibile, come solo lui sa fare: dipingendolo. Ha 28 anni e solo pochi mesi prima il salone principale del palazzo della Secessione si è aperto alle sue opere, 19 oli e 29 disegni, con la celebrazione di una pittura che rappresenta le inquietudini e i desideri dell’uomo. Qualche mese prima è morto anche il suo maestro e amico Gustav Klimt, che dall’inizio del secolo aveva rivoluzionato il sentimento dell’arte, fondando un nuovo gruppo: la Secessione.

Oggi i capolavori di questi due artisti attirano visitatori da tutto il mondo, a Vienna come alla Neue Galerie di New York, ma sono anche immagini pop che accompagnano la nostra vita quotidiana su poster, cartoline e calendari. Ora, cent’anni dopo, le opere di questi artisti visionari – tra Jugendstil e espressionismo – tornano protagoniste assolute nella capitale austriaca, insieme a quelle del designer e pittore Koloman Moser e dell’architetto Otto Wagner, morti in quello stesso 1918 sempre a Vienna. Prendendo spunto da alcune delle tante mostre che stanno per aprirsi in occasione del centenario, il film evento ci guida tra le sale dell’Albertina, del Belvedere, del Kunsthistorisches, del Leopold, del Freud e del Wien Museum, ripercorrendo questa straordinaria stagione: un momento magico per arte, letteratura e musica, in cui circolano nuove idee, si scoprono con Freud i moti della psiche e le donne cominciano a rivendicare la loro indipendenza. Un’età che svela gli abissi dell’io in cui ci specchiamo ancora oggi. Klimt e Schiele. Eros e Psiche è prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital.

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Biglietti

Biglietto intero 10 euro, ridotto 8 euro

È possibile acquistare anche online i biglietti di tutte le proiezioni andando al sito www.cinemarex.it o al Box Office online del Rex https://ticket.cinebot.it/rex/.

Per ulteriori informazioni: www.cinemarex.it, facebook Cinema Rex Padova.

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