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Eric Hanushek a Segnavie

Il 12 giugno la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo porta a Padova l'esperto internazionale di economia dell'istruzione Eric Hanushek

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

"La crescita a lungo termine è determinata dal capitale umano, e per migliorare il capitale umano, è necessario migliorare la qualità dell'istruzione": ad affermarlo è Eric A. Hanushek, esperto mondiale di economia dell'istruzione che il prossimo 12 giugno alle ore 17.45 sarà al Centro Congressi Papa Luciani di Padova (Via Forcellini 170/A) per il secondo appuntamento di Segnavie, il ciclo di conferenze promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Intervistato dall'inviata economica de La Stampa Tonia Mastrobuoni, Hanushek parlerà del ruolo di un'istruzione di qualità nel futuro economico dell'Italia.

L'ingresso è libero con prenotazione obbligatoria sul sito www.segnavie.it.

Info: e-mail info@segnavie.it - segreteria organizzativa tel. 049.660405

Le statistiche OCSE PISA dimostrano che la crescita di un Paese è direttamente proporzionale alla qualità del suo sistema di istruzione e alle performances degli studenti: cosa significa questo per l'Italia, che ha allo stesso tempo una bassissima crescita di produttività, basse prestazioni nel mercato del lavoro dei giovani e studenti con livello di conoscenza tra i più bassi all'interno dell'OCSE?

"I Paesi che hanno risultati migliori, soprattutto nelle materie scientifiche, sono quelli che crescono di più" - afferma il professore di Standford. Cosa che in Italia non avviene, anzi da 10 anni siamo sotto la media OCSE. E cosa significa questo per Padova, la cui storica Università nella classifica Censis-Repubblica si colloca al secondo posto in Italia tra i Mega Atenei dopo Bologna?

La qualità degli insegnanti è il fattore più importante nel determinare la qualità della Scuola, ma misurarla non è semplice: gli indicatori standard - esperienza, credenziali, formazione e titoli degli insegnanti - non spiegano sufficientemente le differenze di efficacia che si registrano fra un insegnante e l'altro. Del resto, investire maggiori risorse economiche non garantisce di per sé una maggiore qualità delle scuole né migliori performance degli insegnanti.

Che fare dunque? Per l'Italia, gli esempi da seguire ci sono, come la Corea del Sud e la Finlandia che hanno avviato una profonda riforma del sistema scolastico e oggi sono tra i Paesi con uno dei sistemi scolastici migliori al mondo punta dell'evoluzione tecnologica.

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