Filosofia senza frontiere, convegno della Società Italiana di Filosofia Teoretica
“Meta-filosofia. Pensare la filosofia tra attività e disciplina” è il titolo del primo convegno della Società Italiana di Filosofia Teoretica che si terrà a Padova da mercoledì 20 a venerdì 22 settembre in Sala delle Edicole di Piazza Capitaniato. Aperto alle ore 15 da Gianfranco Dalmasso, Presidente onorario della Sifit, e introdotto da Luca Illetterati dell’Università di Padova, l’appuntamento scientifico vuole indagare cosa sia la filosofia, come la si debba intendere e che cosa essa faccia.
Il Convegno della Società Italiana di Filosofia Teoretica intende prendere di petto la questione, cercando di non fuggire di fronte allo statuto problematico della filosofia, nella convinzione che qualsiasi sua riduzione da un lato a disciplina scientifica come le altre e dall’altro invece a discorso che non ha alcuna pretesa veritativa e dunque a mera visione del mondo siano modi per non confrontarsi con il modo d’essere più profondo e autentico della filosofia stessa.
“Una delle caratteristiche fondamentali della filosofia è di non essere un sapere scontato. E dicendo questo intendo dire” afferma Luca Illetterati” che la filosofia è un sapere che non dà per scontato la possibilità della filosofia stessa. La domanda che si chiede se esista davvero un sapere filosofico è filosoficamente tutt’altro che banale. Secondo un pensatore come Kant, ad esempio, è molto complicato dire che la filosofia esiste davvero. Per dire che esiste davvero, dice Kant, bisognerebbe che noi potessimo dire con una certa sicurezza, dove trovarla (in quale libro), quali sono i suoi principi basilari. Datemi un libro di filosofia che corrisponda a ciò che per la geometria sono gli Elementi di Euclide, insiste Kant, e allora dirò che la filosofia esiste. Ma finché non mi si mostra quel libro (e quel libro non c’è) non potrò mai dire che la filosofia è un sapere nello stesso senso in cui lo sono tutte le scienze”.
E dunque: che tipo di discorso è quello della filosofia, che rapporto esiste tra filosofia e conoscenza, quale la relazione tra filosofia e storia della filosofia (difficilmente sovrapponibile alla relazione tra scienza e storia della scienza); e ancora, esiste il problema della grande pluralità di tradizioni filosofiche e di stili discorsivi dentro la filosofia o quello del rapporto tra la filosofia e le altre discipline scientifiche o fra filosofia e discorso pubblico? A queste domande il primo convegno della Società Italiana di Filosofia Teoretica tenterà di rispondere attraverso la presenza, tra gli altri, di Julian Nida-Rümelin, LMU di München, che terrà una lectio magistralis venerdì 22 settembre alle ore 15.