“La storia del flauto di Pan”, visita e concerto al Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte
Ha un millenario suono “egiziano” il Flauto di Pan , rarissimo reperto (ne esistono solo tre al mondo) e comparabile solo a quello conservato al museo greco-romano di Alessandria d’Egitto, che l’Università di Padova conserva nelle sue collezioni. Composto da 14 canne palustri legate con corda e rivestite di materiale composito, è custodito nella raccolta del Dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Padova e risale al VI - VIII secolo d.C.
Giunto a Padova nel 1935 con i materiali della missione di scavo di Carlo Anti nel villaggio di Tebtynis, nell’oasi del Fayûm in Egitto (1930-1936), il Flauto di Pan o Syrinx - dal nome della figlia della divinità fluviale Ladone che secondo la mitologia si trasformò in canna palustre pur di non cedere a Pan - ha una storia affascinante che attraversa luoghi ed epoche lontane.
Oggi, grazie al progetto di ricerca Archaeology & Virtual Acoustics. A pan flute from ancient Egypt del Dipartimento dei Beni Culturali e grazie all’intervento del Centro di Sonologia computazionale del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, ritorna a “suonare”. Infatti è stata realizzata una postazione interattiva che affianca la teca in cui è conservato e permette al visitatore di effettuare un’esplorazione acustica e visiva del flauto. Ciò ha permesso di ridare voce a uno strumento musicale fragilissimo, che sarà possibile suonare virtualmente, restituendo voce e melodia alle antiche canne, rimaste mute per migliaia di anni.
In occasione della Festa della musica il gruppo di ricercatori dell’Università di Padova illustrerà, giovedì 21 giugno al Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte al Liviano in piazza Capitaniato 7 a Padova, la storia del flauto di Pan.
Alle ore 15 verrà aperto il Museo con ingresso libero e gratuito, sarà possibile esplorare e suonare la postazione interattiva dedicata al Flauto di Pan, reperto archeologico dall’Egitto presente al Museo e risalente al VI sec. d.C. al quale è dedicata la giornata. Alle ore 17 si alterneranno gli interventi di Paola Zanovello, Giuseppe Salemi, Sergio Canazza e Alessandra Menegazzi. Seguirà una visita guidata allo strumento originale e alla sezione egizia con Alessandra Menegazzi, conservatrice del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte del Dipartimento dei Beni culturali. Sono previsti intermezzi musicali a cura di N. Orio e M. Masotti.
Festa della musica, nata in Francia nel 1982 da un'idea di Jack Lang per dieci anni Ministro della Cultura francese, è una manifestazione che si tiene il 21 giugno di ogni anno per celebrare il solstizio d'estate. In Europa dal 1995 hanno aderito, confederandosi in una associazione europea, le città di Atene, Barcellona, Berlino, Budapest, Bruxelles, Lisbona, Liverpool, Losanna, Madrid, Milano, Napoli, Parigi, Praga, Roma, Senigallia (AN), Lanuvio (RM). In accordo con il Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del turismo, in Italia la Festa della Musica è coordinata dall'AIPFM, Associazione italiana per la promozione della Festa della Musica. A Roma la festa della musica dal 1994 al 2015 è stata organizzata dall'Associazione Festa della Musica.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per la prenotazione di visite e attività: museo.archeologia@unipd.it