Eccellenze dell'architettura, la lectio magistralis di Francesco Venezia a palazzo Bo
Venerdì 23 marzo alle ore 16 in aula magna a palazzo Bo l'università di Padova ospita un altro protagonista dell’architettura contemporanea: dopo Peter Zumthor, Alvaro Siza, Renzo Piano e Charles Correa arriva in città il celebre progettista Francesco Venezia.
La lectio magistralis sarà introdotta da Carlo Pellegrino, direttore del dipartimento di Ingegneria civile edile e ambientale dell’ateneo, Edoardo Narne, docente di Composizione architettonica e urbana e Bruno Messina dell’università di Catania. L’evento è organizzato dal corso di laurea in Ingegneria edile - Architettura con il patrocinio dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Padova.
Il protagonista
Francesco Venezia (Lauro, 28 settembre 1944) è un architetto italiano. Nato e cresciuto a Lauro, in provincia di Avellino, si laurea in Architettura nel 1970 all’università di Napoli e svolge attività di ricerca all’Istituto di Progettazione Architettonica della facoltà di Architettura dell’università Federico II di Napoli.
Nel 1971 inizia l’attività professionale aprendo un proprio studio di progettazione a Napoli. Partecipa insieme a molti altri artisti e architetti di fama internazionale al progetto di ricostruzione di Gibellina distrutta nel 1968 dal terremoto del Belice, progettando il museo di Gibellina, che racchiude frammenti dell’antico palazzo Di Lorenzo.
Divenuto docente ordinario di composizione architettonica nel 1986, insegna alla facoltà di Architettura di Genova, all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, alla Sommerakademie di Berlino, al Politecnico Federale di Losanna, all’università di Harvard e all’Accademia di Architettura di Mendrisio.
Tra le sue opere più importanti: piazza Marginale-Lancelotti a Lauro (1974-1976), palazzo Di Lorenzo a Gibellina (1981-1987), Piccolo giardino a Gibellina (1984-1987), Biblioteca universitaria e polo Universitario Giuridico ed Economico ad Amiens (1993-1997), Laboratorio prove materiali dello IUAV a Mestre (1995-2002), allestimento della mostra “Gli Etruschi” a palazzo Grassi di Venezia (2000).
Particolarmente noti i suoi interventi di allestimento di mostre e musei. Nel 1987 viene incaricato dalla Triennale di Milano di rappresentare Napoli per la mostra “Le città immaginate. Un viaggio in Italia. Nove progetti per nove città” e coordina, insieme a Paolo Di Caterina, un rilievo critico del sottosuolo partenopeo. Il suo pensiero e i suoi lavori sono descritti in numerose pubblicazioni quali: La Torre d’Ombre o l’architettura delle apparenze reali (1978); Scritti brevi (1990); Francesco Venezia: le idee e le occasioni (2006).
Nel 2015 gli viene conferita la medaglia d’oro alla carriera dalla triennale di Milano.