“Generali Tour”, storie dell’impressionismo al Teatro Verdi
Il Generali Tour (realizzato con il sostegno di Generali Italia) raggiunge Padova. L’atteso appuntamento è per il 27 aprile al Teatro Verdi. L’inizio dello spettacolo è previsto per le 20.45, mente l’accesso al Teatro sarà possibile già un’ora prima. L’ingresso libero fino a eventuale esaurimento dei posti in sala.
“Generali Tour. Marco Goldin racconta la mostra Storie dell’impressionismo” ha debuttato a Vicenza, per passare poi ad Udine e Verona e ora Padova, accolto con grande consenso e lunghi applausi. Proseguirà poi con le date di Pordenone, Cremona, Milano, Trieste e Bologna.
Per la serata padovana Marco Goldin, sarà protagonista, insieme alle immagini di questa magnifica mostra. A proporre un vero e proprio racconto/spettacolo con al centro ovviamente l'elemento della pittura, con la proiezione in alta risoluzione dei quadri più belli che saranno poi esposti a Treviso. Ma di fondamentale importanza la parte attoriale, affidata a Gilberto Colla e Sandro Buzzatti che interpretano alcune lettere di Van Gogh, Gauguin e Cézanne riferite alle opere in mostra. E come sempre la parte musicale, con l'intervento dell’ensemble d'archi del Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto diretto da Paolo Troncon, che ha scritto anche le musiche dello spettacolo assieme a Mauro Martello e Renzo Ruggieri. Sia l'uno che l'altro poi, rispettivamente al flauto e alla fisarmonica, e con Anna Campagnaro al violoncello, fungono da solisti davanti alla piccola orchestra. Da segnalare che lo spettacolo vede anche la speciale partecipazione di un importante cantautore come Massimo Bubola, il quale presenterà due canzoni inedite (La storia della luna e Il futuro di una bambina) scritte assieme a Marco Goldin e ispirate a due capolavori di Van Gogh e Renoir, anch'essi compresi nella mostra trevigiana. Il cantautore veronese, quale bis alla fine dello spettacolo, canterà la sua celeberrima Il cielo d'Irlanda, come congedo dentro le luci di un cielo impressionista.
Sarà un'emozione ammirare in anteprima - illustrati, raccontati, offerti da chi li ha scelti, uno per uno - i capolavori che saranno protagonisti dell'esposizione che aprirà i battenti al Museo di Santa Caterina a partire dal 29 ottobre.
Sono 120 opere, quasi tutti dipinti, ma anche fotografie e incisioni a colori su legno, per raccontare, come prima mai fatto in Italia, le varie storie dell'impressionismo. Provenienti da musei e grandi collezione di mezzo mondo.
La grande (aggettivo, in questo caso, assolutamente legittimo) mostra "Storie dell'impressionismo" è promossa Linea d'ombra e comune di Treviso - con la fondamentale partecipazione di Segafredo Zanetti e UniCredit in qualità di Main sponsor, Generali come Special sponsor, Gruppo Euromobil quale Fidelity sponsor, assieme a Unindustria Treviso e Pinarello come partner.
Sono 120 opere che documentano non solo quel mezzo secolo che va dalla metà dell'Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento, "ma anche - anticipa Goldin - quanto la pittura in Francia avesse prodotto, con l'avvento di Ingres e Delacroix a inizio Ottocento, nell'ambito di un classicismo che sfocerà, certamente con minore tensione creativa, nelle prove, per lo più accademiche, degli artisti del Salon. Quindi mettendo in evidenza quanto preceda l'impressionismo ? e lo prepari anche come senso di reazione rispetto a una nuova idea della pittura? E quanto da quell'esperienza rivoluzionaria, e dalla sua crisi negli anni ottanta, nasca e si sviluppi poi, fino a diventare pietra fondante del nuovo secolo ai suoi albori. Soprattutto con il magistero dell'ultimo Cézanne, al quale, non a caso, assieme a Monet, è dedicato il capitolo finale.
Info: www.lineadombra.it