"Lesioni cutanee e wound care ricordando la Grande Guerra", convegno a Padova
Cento anni fa, tra la primavera del 1916 e il 1917, viene istituita a Padova con decreto ministeriale l’Università Castrense, unico esempio nella storia d’Italia.
Padova diventa un grande ospedale militare con circa ottomila posti letto distribuiti in una ventina di ospedali, con scuole, istituti religiosi e laici che accolgono i feriti e al contempo il corpo docente dell’Università Castrense prepara il personale medico che affiancherà i soldati in trincea.
In occasione della chiusura del Master sulle lesioni cutanee, si terrà giovedì 12 ottobre alle ore 9 nell’aula magna di palazzo Bo il convegno Lesioni cutanee e “wound care” ricordando la Grande Guerra, organizzato dai proff. Vincenzo Vindigni e Giampiero Avruscio.
“In quel tragico conflitto mondiale - ricorda il prof. Avruscio - vengono utilizzate tecnologie e armi che aprono scenari nuovi e laceranti e che impongono una preparazione medica e infermieristica adeguata per l’assistenza sanitaria nelle trincee e nei campi militari. Un grande contributo è stato svolto dai volontari della croce rossa, che ha mobilitato tutte le sue 223 unità campali e ben 18.846 uomini (medici, infermieri e infermiere, logisti, autisti di ambulanza, inservienti). Sono stati attivati più di duecento ospedali militari territoriali. La rete ospedaliera, integrata con quella della sanità militare, era completata dalle farmacie e dai magazzini territoriali d’armata”.
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Il convegno vede il saluto delle autorità, il rettore Rosario Rizzuto, il prof. Tomao Enrico generale Ispettore Capo CSArn, il sindaco Sergio Giordani, il direttore dell’Azienda ospedaliera Luciano Flor, il direttore generale ULSS 6 Domenico Scibetta, la presidente AISLEC Zortea Rosa Rita.
Seguiranno interventi di esperti del settore e si parlerà di ricerca padovana nel wound care, dell’evoluzione delle competenze nelle professioni, di cellule staminali e guarigione delle ferite, delle nuove tecnologie e il futuro della guarigione delle ferite.