“Lettere a Bruna” di Giuseppe Ungaretti presentazione a palazzo Moroni
Giovedì 29 marzo alle 17.30 in Sala Anziani a Palazzo Moroni, il comitato di Padova della Società Dante Alighieri presenta il volume “Lettere a Bruna” di Giuseppe Ungaretti, epistolario di quasi 400 lettere curato da Silvio Ramat per Mondadori, che testimonia la storia d’amore tra l’ormai anziano poeta e la giovane Bruna Bianco. Introduce Raffaella Bettiol.
“Sei comparsa al portone/In un vestito rosso/ per dirmi che sei fuoco/Che consuma e riaccende”. Così Giuseppe Ungaretti descrive il suo incontro, avvenuto nell’estate del 1946 in Brasile, con la giovane Bruna Bianco, che lo avvicina alla fine di un incontro pubblico per consegnargli alcune sue poesie. Prende avvio così una relazione che - data la distanza - si esprimerà attraverso un fittissimo scambio epistolare.
Le quasi quattrocento lettere che qui si presentano, gelosamente custodite per cinquant'anni dalla destinataria, sono ora raccolte nel volume “Lettere a Bruna” curato per Mondadori da Silvio Ramat, professore emerito dell’università di Padova. Il volume verrà presentato giovedì 29 marzo alle 17.30 in Sala Anziani a Palazzo Moroni dallo stesso Ramat, introdotto da Raffaella Bettiol, presidente onoraria del comitato di Padova della Società Dante Alighieri.
“Leggere queste missive e farsi coinvolgere dalla loro energia evocativa è un tutt’uno- racconta Raffaella Bettiol - Si viene a conoscere la travolgente passionalità di un uomo, il quale si sente pervaso da una “smisurata demenza” ad amare e desiderare una donna tanto più giovane, senza la quale, tuttavia, la vita non avrebbe più alcun significato”
“Ti amo, amore. Sono vecchio, tanto vecchio, faccio male ad amarti- - scrive Ungaretti alla giovane amata - Ma non posso non amarti. Sei la figura più luminosa di poesia che uno possa incontrare, e non posso non adorarti, non baciarti, con gli occhi pieni di luce d’amore dei tuoi profondi chiari occhi, che sono come acqua d’un infinito mare chiaro, dov’è “dolce naufragare”“.
Donna reale, quindi, Bruna, ma al contempo figura poetica, musa, incarnazione della giovinezza al cospetto del “poeta antico”. “Felice, e disperato d'esserlo”, Ungaretti le racconta i suoi pensieri, gli incontri, le delusioni, commenta quadri, mostre e letture, allega prove poetiche e di traduzione, guida la giovane sul sentiero della poesia.
Dall’epistolario non emerge, infatti soltanto l’urgenza dell’amore, come precisa Silvio Ramat, bensì esso è anche “il diario di una senilità straordinaria, piena di progetti e di memorie, di impegni confortanti e di relazioni umane, seguendo linee guida molteplici ma sempre collegate tra loro”, in cui il poeta affronta anche temi universali: il rapporto tra amore e morte, giovinezza e vecchiaia, e la forza sempre viva del sentimento e della poesia eternatrice.
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti
Per informazioni
SOCIETÀ “DANTE ALIGHIERI”
Comitato di Padova - Prato della Valle 97 – 35123 Padova
ladante.padova@alice.it
Profilo
Silvio Ramat. Fiorentino di nascita (2 ottobre 1939) e di formazione, è professore emerito dell’università di Padova, dove ha insegnato letteratura italiana contemporanea dal 1976 al 2014. La sua bibliografia di critico include fra l’altro: L’ermetismo (La Nuova Italia 1969); Storia della poesia italiana del Novecento (Mursia 1976); Protonovecento (Il Saggiatore 1978); L’acacia ferita e altri saggi su Montale (Marsilio 1986); I sogni di Costantino (Mursia 1988); La poesia italiana 1903-1943. Quarantuno titoli esemplari(Marsilio 1997); I passi della poesia (Interlinea 2002); Il lungo amore del secolo breve (Cesati 2010); Citando e recitando (Le Càriti 2012); Lungo le bianche strade provinciali (Il Ponte del Sale 2013). Poeta, ha esordito a vent’anni, pubblicando via via presso editori grandi e piccoli numerose raccolte, infine confluite nel volume Tutte le poesie 1958-2005 (Interlinea 2006). Sono poi usciti: Il canzoniere dell’amico espatriato (viennepierre 2009; nuova edizione accresciuta Nomos 2012); Banchi di prova (Marsilio 2011); La buona fede. Memoria e letteratura (Moretti & Vitali 2011); La dirimpettaia e altri affanni (Mondadori 2013).