Luca Nannipieri a Villa Breda presenta in anteprima il suo libro "Capolavori rubati"
Inizia da Padova e precisamente a Villa Breda (via S.Marco 219- capolinea 10), Venerdì 31 maggio alle ore 20.30, il tour del toscano Luca Nannipieri, nome di spicco della critica d’ arte, per presentare il suo ultimo libro “Capolavori rubati” (Skira, 2019) in libreria a giugno, nato dall’ omonima rubrica che lo stesso critico tiene al Caffè di RaiUno.
In anteprima, l’autore, premiato al Gran Galà Arte Cinema Impresa durante l'ultima Mostra del Cinema Internazionale di Venezia e collaboratore di testate nazionali, ci condurrà lungo un itinerario particolarissimo sulle tracce di opere capitali della storia dell'arte rubate: un percorso avvincente e drammatico carico di bellezza mescolata con criminalità, illegalità, volontà di potenza e denuncia sociale.
Una storia, a volte triste, quella dell’ arte fatta di capolavori scomparsi, collezioni disperse, opere inaudite di cui si posseggono soltanto copie postume perché gli originali sono andati perduti. Una tematica che ben si inserisce nel ciclo di iniziative organizzata dall’ Associazione Viviamo Villa Breda impegnata, tra mille difficoltà di ordine burocratico, economico, per salvare un patrimonio di valore inestimabile donato alla comunità per volontà testamentaria del senatore Vincenzo Stefano Breda, imprenditore, filantropo scomparso nel 1903.
La Villa che ha avuto parte nella storia di Padova e dello sviluppo economico dell’Italia ottocentesca è stata edificata nella metà del 1600 e riedificata dallo stesso Breda circa due secoli dopo. Purtroppo lo storico edificio, sede museale della regione Veneto assieme al Suo parco di otto ettari (che ha visto la nascita della razza equina da trotto italiana) dopo aver resistito a tante avversità come il secondo conflitto mondiale, vanno ora lentamente in rovina, rischiando di essere sottratte alla comunità con l’ atto finale di una vendita attraverso asta.
Da ciò si leva ancor più forte l’ S.O.S. lanciato dai volontari dell’ Associazione affinché la Villa (gli eventi sin qui organizzati da l’ hanno dimostrato) diventi fulcro di vitalità come luogo di incontro con attività ricreative, educative e culturali a riscatto del quartiere per salvaguardarlo dalla perdita di identità storica e da un lento scivolamento nel degrado.
Informazioni e contatti
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