Presentazione di “Memoria di Paolo Sambin”, libro-testimonianza al Bo
Mercoledì 25 gennaio, alle ore 16, in Archivio Antico di Palazzo Bo a Padova, Agostino Paravicini Bagliani – professore emerito di Storia medievale dell'Università di Losanna, direttore della “Rivista di storia della Chiesa in Italia” e presidente della Società internazionale per lo studio del Medioevo latino (SISMEL) di Firenze – presenterà il volume “Memoria di Paolo Sambin”, a cura di Donato Gallo e Francesco Piovan (Treviso, Antilia, 2016), uscito nella collana "Contributi alla storia dell'Università di Padova" pubblicata dal Centro di Ateneo per la Storia dell'Università di Padova.
Il volume è nato dalle relazioni presentate alla giornata di studio, che si è tenuta il 25 febbraio del 2013 in ricordo di Paolo Sambin, nel centenario della nascita e nel decennale della scomparsa dell'illustre docente di Storia Medievale e Paleografia, attivo nelle Facoltà di Lettere e Magistero sino al 1988. In quella occasione sono stati presi in esame ambiti e momenti poco o meno noti della sua attività di studioso e del suo impegno in campo civile e nel mondo ecclesiale padovano.
Viene inoltre pubblicata l'inedita intervista (La vita e la storia) che Flavia De Vitt ha raccolto dalla viva voce del maestro nel luglio del 1993.
Paolo Sambin (1913-2003) è stato uno dei protagonisti della storiografia italiana della seconda metà del secolo appena concluso.
Laureato in Giurisprudenza all'Università di Padova nel 1935, poi in Lettere nello stesso ateneo nel 1939, insegnò materie letterarie nel Liceo vescovile Barbarigo di Padova. Dal 1942 al 1949 divenne assistente incaricato di Storia medioevale e moderna nella Facoltà di Lettere dell'Università.
Attivo nell'Azione cattolica, nel 1945 venne nominato dal CLN sindaco di Terrassa (Pd).
Entrato nel maggio 1949 alla Biblioteca civica di Padova, ne resse la direzione fino al 1962. Nello stesso anno diventò professore di ruolo di Paleografia e Diplomatica, docente di Storia Medievale, di Biblioteconomia e Bibliografia nelle Facoltà di Lettere e Magistero dell’ateneo patavino dal 1962 al 1988. Dopo il collocamento a riposo non interruppe una vivace attività di ricerca e di stimolo a indagini archivistiche e lavori storici. Autore di numerosi e importanti scritti storici ed eruditi, ha contribuito particolarmente agli studi di storia padovana, delle istituzioni ecclesiastiche e dell'Università, ma anche a quelli sul Ruzante, su Alvise Cornaro, Ramusio e altre figure della cultura veneta. Alcuni suoi lavori riguardano la circolazione del libro e le biblioteche religiose o private dell'età medievale e umanistica, sulla base di inventari e altri documenti d'archivio.
È stato condirettore della rivista annuale “Italia medioevale e umanistica” dalla fondazione nel 1958 e della “Rivista di storia della Chiesa in Italia” dal 1965 al 1976, promotore e direttore dei “Quaderni per la storia dell'Università di Padova” dal 1968 al 1997; socio effettivo della Deputazione di storia patria per le Venezie dal 1955, dell'Accademia Patavina di scienze, lettere ed arti, dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti e di altre accademie, socio dell'Associazione italiana dei paleografi e diplomatisti, fondatore e presidente onorario della Societas veneta di storia ecclesiastica.