Notturni d’Arte 2016, visite guidate a Palazzo Bo
Penultima data dell'edizione 2016 dei Notturni d'Arte. Martedì 30 agosto appuntamento con la Scuola medica padovana con conferenza e visita al Bo dal titolo "Studiare Medicina a Padova nel XVI secolo".
Conversazione di Maurizio Ripa Bonati, docente di Storia della Medicina all'Università di Padova e visite guidate a Palazzo Bo.
Il 1543, che enfaticamente ma a ragione può esser definito "annus mirabilis", costituisce per gli storici una pietra miliare nel percorso evolutivo della scienza. In quell’anno infatti uscì il "De revolutionibus orbium coelestium" del polacco Nicolò Copernico (1473-1543) opera in cui l’autore, prendendo spunto da alcune idee di filosofi greci, propose e affermò la teoria eliocentrica del cosmo dandone rigore matematico e formale.
Tuttavia il 1543 fu anche l’anno “catalizzatore” di conseguimenti irrinunciabili nella Medicina e nella sua affermazione in senso moderno. In quell’anno venne pubblicato a Basilea, per i tipi di Giovanni Oporino (1507-1568), il libro De humani corporis fabrica libri septem del medico e anatomista brussellese, professore dal 1537 al 1543 a Padova, Andrea Vesalio (1514-1564).
Il libro, suddiviso in sette ampi capitoli, rappresentò il manifesto dell’Anatomia modernamente intesa, una disciplina cioè dettata dalla dissezione e dall’osservazione diretta sul corpo umano delle diverse strutture anatomiche, osservazioni raccolte dall’autore durante la sua attività didattica presso lo studio patavino.
Il Teatro anatomico che ancora oggi suscita nei tanti visitatori del Palazzo del Bo ammirazione e curiosità venne inaugurato poco più di quattrocento anni fa, esattamente il 16 gennaio del 1595.
Sappiamo però che la pur imponente struttura lignea può ospitare poco più di duecento persone e pertanto è ragionevole presumere che quel giorno pochi padovani abbiano potuto usufruire dell’eccezionale opportunità di entrare in quell’ambiente tanto esclusivo quanto inusuale.
È dunque molto probabile che coloro che non appartenevano al mondo accademico non abbiano potuto comprendere scopi e significati delle diverse fasi dell’inquietante “operazione”.
È anzi possibile ipotizzare che proprio la curiosità delusa possa aver contribuito alla genesi e alla diffusione di voci popolari, in alcuni casi sopravvissute sino ad oggi.
Quelle tuttora riferite risultano essere un’equilibrata mescolanza di realtà e di fantasia, tanto che spiegarle o confutarle consente di tracciare una breve storia della struttura stessa.
In sintesi, del Teatro anatomico dell’Università di Padova si dice che sia il più antico del mondo; che sia stato realizzato a spese di Girolamo Fabrici d’Acquapendente, all’epoca docente di chirurgia e di anatomia; che il progetto sia attribuibile a fra’ Paolo Sarpi e che le dissezioni vi avvenissero in segreto, in qualche modo ostacolate da disposizioni civili e religiose.Si dice, ad esempio, che sotto il Palazzo del Bo esistesse un canale che garantiva la massima discrezione all’entrata e all’uscita dei miseri resti, che le finestre del teatro fossero murate per evitare spettatori indesiderati e, infine, che il tavolo settorio fosse ribaltabile, in modo da far scomparire rapidamente il cadavere umano e far apparire al suo posto un animale.
In realtà le dissezioni anatomiche non furono mai espressamente vietate, anche se le autorità religiose, a seconda delle epoche e dei luoghi, interpretarono più o meno rigidamente le disposizioni riguardanti il “rispetto” verso i cadaveri.
BIGLIETTI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, tramite il Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche, in via Porciglia, 35:
orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30/15-18.30; venerdì 8.30-13.30/14.30-16; sabato 8.30-13 (chiuso domenica e lunedì 15 agosto), con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili.
I biglietti saranno messi in vendita a partire dal pomeriggio di lunedì 25 luglio.
LIS accessibile al pubblico sordo tramite il servizio di interpretariato LIS – Lingua dei Segni Italiana; interprete Rita Sala.
Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico euro 3 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.
Abbonamenti
Biglietto euro 6 a persona per l’accesso a tre serate;
biglietto euro 10 a persona per l’accesso a quattro serate più la guida stampata;
ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni;
costo della guida stampata: euro 4.
Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.
Si richiede la puntualità. Perde il diritto all’entrata chi, già in possesso del biglietto, non rispetterà l’orario di inizio del programma indicato nel biglietto.
INFORMAZIONI
Settore cultura turismo musei e biblioteche - via Porciglia, 35
049.8204533 - notturnidarte@comune.padova.it