Notturni d'Arte 2015 sui luoghi storici della Grande Guerra: Palazzo Zacco
Mercoledì 29 luglio i Notturni d’Arte, manifestazione organizzata dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Padova con il contributo di Cassa di Risparmio del Veneto e dedicata quest’anno alla Grande Guerra in occasione del suo centenario, vanno Sulle tracce della Grande Guerra a Padova: da Palazzo Zacco a Palazzo Dolfin Boldù. L'appuntamento è alle ore 21 a Palazzo Zacco, in Prato della Valle 82. La manifestazione propone la presentazione del libro Padova e la Grande Guerra. Un percorso sui luoghi storici, a cura di Emanuele Cenghiaro, Piergiovanni Zanetti e Silvia Zava (Tracciati editore) e una passeggiata a tema, da Prato della Valle a borgo Santa Croce.
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Già dal 1915 Padova è chiamata ad assumere un ruolo primario come polo ospedaliero e sede di alcuni reggimenti di brigata e successivamente, dopo la disfatta di Caporetto, come capitale al fronte ospitando re Vittorio Emanuele III, il Comando Supremo nell’avvicendarsi di Diaz a Cadorna e i comandi inglese e francese. Fin dal 1914 i coscritti giunti in città vengono addestrati nella caserma Vittorio Emanuele III presso i chiostri di Santa Giustina, confiscati alla Chiesa in seguito ai decreti napoleonici; i restanti spazi conventuali vengono adibiti a ospedale militare; la caserma, che si espande successivamente con nuovi corpi di fabbrica lungo l’attuale via 58° Reggimento Fanteria, è oggi intitolata a Oreste Salomone, primo aviatore italiano ad essere insignito della Medaglia d'oro al valor militare, tragicamente precipitato a Brusegana di Padova nel 1918.
Altri luoghi legati alla Grande Guerra sono il Foro Boario, che ha ospitato il Museo della Marina, inaugurato nel 1922; il Velodromo Monti e lo Stadio Appiani, entrambi dedicati a due eroici soldati della Grande Guerra: il capitano d’aviazione Giovanni Monti, militante nel Calcio Padova dal 1919 al 1930 e cicloamatore, che nel 1918, diciottenne, si arruola volontario in guerra e consegue il brevetto di pilota riuscendo a raggiungere in breve tempo il grado di capitano; Silvio Appiani, studente di medicina presso l’Università di Padova e attaccante del Calcio Padova dal 1913 al 1915, morto sul Carso il 21 ottobre 1915.
A ovest di Prato della Valle, all’incrocio con via Alberto Cavalletto, si trova Palazzo Zacco, detto degli Armeni, oggi sede del Circolo unificato dell’Esercito, dal 1909 sede della 10ª Divisione territoriale, appartenente alla Prima Armata, con un ruolo fondamentale nella difesa locale, in special modo quella antiaerea.
Proseguendo per via Vittorio Emanuele II si incontra Palazzo Priuli Papadopoli Dolfin Boldù, dal 28 ottobre 1917 al 18 gennaio 1918 sede del Comando Supremo di Luigi Cadorna. Dopo la disfatta di Caporetto, Vittorio Emanuele III e il Comando Supremo da Udine ripiegano su Padova. Il re dimora tra Villa Baldin a Altichiero, Villa Giusti del Giardino alla Mandria e Villa Corinaldi a Lispida, mentre il Generale Cadorna instaura il Comando Supremo dentro le mura rinascimentali, a Palazzo Dolfin Boldù, fin quando passa le consegne a Armando Diaz che, dopo la ripresa e l’intensificarsi dei bombardamenti in città, si sposta ad Abano Bagni, l'odierna Abano Terme.
Anche la toponomastica tributa il suo ricordo alla Grande Guerra e così nel quartiere incluso tra Santa Croce e Città Giardino si susseguono via Cadorna, via Diaz, via Duca degli Abruzzi, via Thaon di Revel, via IV Novembre, via Generale Cantore.
Biglietti 3 euro, da acquistare in prevendita presso gli uffici del Settore Attività Culturali in via Porciglia 35, orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30, 15-18.30, venerdì 8.30-13.30, 14.30-16.00, sabato 8.30-13 (chiuso domenica e sabato 15 agosto) con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili. Possibilità di abbonamento
Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35, Padova 049/8204533
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