Notturni d'Arte 2019: in viaggio con Giovanni Battista Belzoni
I Notturni d’Arte, prodotti dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e realizzati con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, si aprono giovedì 25 luglio alle ore 20.45 ai Musei Civici di piazza Eremitani, dove rivivere le avventure del padovano Giovanni Battista Belzoni (1778-1823), cui è indissolubilmente legata la scoperta dell’Egitto faraonico, grazie all’azione di teatro, musica e danza a cura di Abracalam. Dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura Andrea Colasio, introduce Francesca Veronese, conservatore del Museo Archeologico di Padova; a seguire visita libera al Museo Archeologico, dove sarà possibile ammirare la collezione egizia.
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In breve
Giovedì 25 luglio ore 20.45 al chiostro Albini dei Musei Civici piazza Eremitani 8
Alla scoperta dell’Egitto: in viaggio con Giovanni Battista Belzoni introduce Francesca Veronese, conservatrice del Museo Archeologico - Musei Civici di Padova
Il padovano d’Egitto. Le strabilianti scoperte del Grande Belzoni
Azione di teatro musica e danza con Roberto Caruso, Cristina Minoja, Daniele Pinato - Abracalam
Visita libera al Museo Archeologico e alla Collezione egizia dei Musei Civici Pedrocchi
Biglietto euro 5
La rassegna
La rassegna Notturni d’Arte, giunta alla trentatreesima edizione, sviluppa quest’anno il tema del viaggio, a partire da questo straordinario esploratore noto in tutto il mondo per le sue imprese al limite dell’impossibile, cui sarà dedicata la grande mostra L’Egitto di Belzoni. Un gigante nella terra delle piramidi, che sarà allestita dal 25 ottobre 2019 al 28 giugno 2020 al Centro culturale Altinate San Gaetano.
L'evento
Lo spettacolo dal titolo “Il padovano d’Egitto. Le strabilianti scoperte del Grande Belzoni”, produzione inedita della compagnia Abracalam, con la regia di Roberto Caruso, con Roberto Caruso, Cristina Minoja e Daniele Pinato, racconterà i sogni e i viaggi di Giovanbattista, figlio di un barbiere del Portello, un gigante da molti punti di vista. Alto 2,10 metri, dal portamento elegante, dai lineamenti regolari, con capelli rossi e occhi azzurri, fu un uomo dalla vita “fuori dagli schemi”. Di umili origini, cercò fortuna a Londra, dove grazie alla sua prestanza fisica entrò nel mondo del teatro divenendo in breve famoso grazie a un numero di forza. Giunto in Egitto nel 1815, abbandonati i panni dell’uomo di spettacolo, venne catturato dal fascino dell’antica civiltà dei Faraoni, che allora iniziava a svelare i suoi misteri. Da quel momento iniziò a esplorare l’Egitto, primo tra gli Europei a inoltrarsi in luoghi che oggi sono divenuti mete turistiche. Scoprì tombe, disseppellì templi e trovò il varco per entrare in piramidi ritenute prive di accesso, vivendo avventure degne di un film. Non a caso a Belzoni e alle sue avventure si è ispirato George Lucas, il regista di Guerre Stellari, nel dare vita all’Indiana Jones dei Predatori dell’arca perduta.
Il trasporto del busto colossale di Memnone (in realtà Ramses II) da Tebe fino a Londra, il disseppellimento del tempio maggiore di Abu Simbel, la scoperta delle tombe dei faraoni Ay e Seti I nella Valle dei Re a Tebe, l’apertura della piramide di Chefren a Giza, la scoperta della città di Berenice sul Mar Rosso sono alcune delle sue fatiche più note, senza contare i moltissimi reperti che, grazie a lui, giunsero in Europa e che, oggi, campeggiano in molti famosi musei, primo tra tutti il British Museum di Londra.
Nel 1819 Belzoni tornò in Europa e fece tappa a Padova, che gli riservò un’accoglienza straordinaria. Nel 1823 ripartì per l’Africa, rivolto alla scoperta delle sorgenti del Niger. Spossato dalla fatica e da un morbo fatale, il gigante Belzoni morì nel Benin agli inizi di dicembre.
Il museo
Il Museo Archeologico cittadino offre l’opportunità di ripercorrere le sue imprese, con la visita alla collezione egizia, costituita da circa centottanta reperti, pervenuti al Museo a partire dal XIX secolo e integrati da tredici reperti del Museo Egizio di Torino in deposito dal 1982. Alcuni pregevoli oggetti al suo interno sono stati donati alla città dall’esploratore: le due grandi statue in diorite raffiguranti la dea Sekhmet, a testa leonina, rinvenute da Belzoni nel corso degli scavi dell’antica Tebe. Importanti sono poi alcuni papiri in aramaico, i primi di questo tipo a essere giunti in Europa. In Museo sono presenti anche un piccolo fondo di reperti dell’Egitto cristiano e una statuetta risalente al IV millennio a.C. proveniente dal Vicino Oriente Antico.
Info
Biglietto euro 5, da acquistare presso l’Ufficio IAT Informazioni e Accoglienza Turistica in vicolo Cappellato Pedrocchi fino alle ore 17 del giorno dell’evento da lunedì a sabato ore 9-17, domenica e festivi ore 10-15 (aperto il 15 agosto con orario festivo). Info biglietti: tel. 049 5207415
Ingresso gratuito per bambini fono a 12 anni, disabili e un accompagnatore.
Info rassegna: cell. 366 6436212, da lunedì a venerdì orario 9-13
notturnidarte@comune.padova.it
padovaeventi.comune.padova.it
Evento facebook https://www.facebook.com/events/2323994774509165/