Padova Jazz Festival: Jazzmeia Horn + Francesco Cafiso al Teatro Verdi
Venerdì 23 novembre il Padova Jazz Festival torna al Teatro Verdi con un doppio spettacolo (inizio alle ore 21). Al concerto della giovane cantante di Dallas Jazzmeia Horn, una delle più brillanti promesse emergenti del jazz made in USA, seguirà l’esibizione di un musicista italiano pressoché coetaneo e con già una lunga storia di successi planetari alle spalle: il sassofonista Francesco Cafiso. Una visione panoramica della migliore gioventù jazzica internazionale: la Horn proporrà il suo progetto “A Social Call”, con Victor Gould (pianoforte), Barry Stephenson (contrabbasso) e Henry Conerway (batteria); Cafiso eseguirà invece il repertorio di “We Play for Tips” con un nonetto completato da Marco Ferri, Sebastiano Ragusa (sax e clarinetto), Francesco Lento, Alessandro Presti (tromba, flicorno), Humberto Amésquita (trombone), Mauro Schiavone (pianoforte), Pietro Ciancaglini (contrabbasso) e Adam Pache (batteria).
Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e di Antenore Energia.
Nata a Dallas nel 1991, Jazzmeia Horn è cresciuta in una famiglia molto religiosa. E infatti il suo primo approccio al canto è legato alla Chiesa, con il gospel. Nonostante il nome profetico (è proprio il suo), la scoperta del jazz per Jazzmeia arriva solamente negli anni della high school. Trasferitasi a New York nel 2009, sviluppa una vocalità che attira presto l’attenzione: sembra la perfetta incarnazione moderna delle grandi dive che hanno stabilito il canone della jazz song. Inizia quindi a essere convocata da leader del livello di Billy Harper, Delfeayo Marsalis, Mike LeDonne, Peter Bernstein, Johnny O’Neal, Vincent Herring, Kirk Lightsey, Frank Wess, Ellis Marsalis, Winard Harper, Junior Mance.
Nel 2013 si aggiudica il primo posto nella Sarah Vaughan International Jazz Competition, mentre nel 2015 vince la vera lotteria per ogni aspirante musicista jazz: la Thelonious Monk Institute International Jazz Competition. Questa affermazione le dà la possibilità di incidere A Social Call (Prestige, 2017): all’improvviso il suo talento viene rivelato alla scena internazionale.
In una musica come il jazz, dove il talento si misura non solo sulla tecnica ma anche sulla maturità espressiva necessaria per muoversi creativamente nell’improvvisazione, Francesco Cafiso ci ricorda che regole e limiti sono fatti per essere sorpassati. Nato a Vittoria (Ragusa) nel 1989, Cafiso ebbe i primi contatti con musicisti di fama internazionale all’età di 9 anni. Prima ancora di aver compiuto vent’anni, la lista delle sue collaborazioni annoverava già i nomi di Hank Jones, Cedar Walton, Mulgrew Miller, Jimmy Cobb, Ben Riley, Ray Drummond, Reggie Johnson, Joe Lovano, Bob Mintzer, Enrico Rava, oltre ai vari membri della famiglia Marsalis. Celeberrimo è il suo tour europeo con Wynton Marsalis, risalente al 2003. Cafiso è stato l’unico musicista italiano invitato a suonare a Washington in occasione dell’insediamento presidenziale di Barack Obama, ospite proprio di Marsalis e della sua Jazz at Lincoln Center Orchestra.
Cafiso suona con esuberanza e sa rendere discorsivo anche l’assolo più inerpicato per i prodigi della tecnica, rimanendo sempre addosso alla melodia durante l’improvvisazione: uno stile capace di creare un immediato e potente feeling col pubblico.
Le più recenti prove di Cafiso dimostrano una personalità in via di continua crescita e ridefinizione. Tra queste si distingue per impegno produttivo il nonetto “We Play for Tips”, il cui repertorio è interamente composto da brani di Cafiso, arrangiati appositamente per questo organico per ottenere un potente impatto sonoro, tale da suggerire quello di una vera e propria big band.
Dettagli
Teatro Verdi, ore 21
Francesco Cafiso Nonet
“We Play for Tips”
Francesco Cafiso (sax alto, flauto), Marco Ferri (sax tenore, clarinetto),
Sebastiano Ragusa (sax baritono, clarinetto basso),
Francesco Lento (tromba, flicorno), Alessandro Presti (tromba, flicorno),
Humberto Amésquita (trombone), Mauro Schiavone (pianoforte),
Pietro Ciancaglini (contrabbasso), Adam Pache (batteria)
Informazioni
Direzione artistica: Gabriella Piccolo Casiraghi
Biglietti
Teatro Verdi
Riduzioni
Under 26, over 65, abbonati del Teatro Stabile del Veneto
Info web
Evento facebook https://www.facebook.com/events/934643466744303/