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Pietro d'Abano riconquista il suo Salone a 700 anni dalla morte

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Sabato, in occasione del sette centenario dalla morte di Pietro D’Abano il 20 giugno, alle 17.30 Legambiente Salvalarte promuove la visita a Palazzo della Ragione e una conferenza (nella stessa sede) sul ciclo di affreschi del Salone da lui ispirato, tenuta dalla professoressa Daria MuellerL’iniziativa è organizzata con il contributo dal Comune di Padova e patrocinata dal Comune Abano. Entrata libera.

Presentazione del libro "Il Salone... al volo" di Daria Mueller al Palazzo della Ragione

La Mueller, a partire dagli anni ’90, lasciato l’insegnamento, decide di dedicarsi allo studio e approfondimento dell’astrologia in chiave storica e iconografica. Tra le sue pubblicazioni il lavoro più recente è l’ interpretazione unitaria del Ciclo di affreschi detto “Dello zodiaco” nel palazzo dei Conti d’Arco a Mantova e Guida agli affreschi astrologici del Salone di Padova.

Pietro d’Abano

Pietro d'Abano (1250 c.a.- 1315) fu medico, filosofo, astronomo e astrologo, e tanta parte ha avutonel progresso del sapere che si inserisce a pieno titolo in quel cenacolo pioneristico che va sotto ilnome di preumanesimo padovano. Di lui si è scritto che nonostante i non brevi distacchi da Padova,questa rimane il punto di riferimento e lo sfondo più proprio della sua figura. E' noto che neltestamento del 1315 lascia la tutela dei figli e dei suoi beni al Comune di Padova, che per altrovantava nei suoi confronti debiti cospiqui come professore. Michele Savonarola, a metà '400 circa,parlando di Pietro d'Abano lo presenta come produttore di una scienza in qualche modo funzionalealle esigenze della pubblica utilitas padovana.

L'interpretazione della sua opera e l'immagine della sua persona risentono di tutte le differenze diimpostazione e di concezione relative sia alla magia che alla scienza. I giudizi e le riscostruzioni delsuo pensiero sono quasi sempre state proiezioni della cultura e le mode del momento. Pietro d'Abanoè stato per lo più presentato in forma radicale, in un senso o nell'altro, trascurando quel carattere di“Conciliatore” che gli è proprio e di cui lui stesso amò fregiarsi. Le ragioni ideali, filosofico-ideologiche,che hanno portato alle interpretazioni radicali del suo pensiero si possono riassumere in una: quelladella concezione che si è avuta, lungo i secoli, dell'astrologia in relazione, da un lato, alla religione ealla magia e, dall'altro alla scienza e alla filosofia. Il risultato è che Pietro d'Abano sarà presentatocome un mago necromante o come un razionalista miscredente; come un impostore o come unoscienziato e nascerà tutta quella letteratura “fabulosa” che lo accredita come negromante o occultista,come stregone, oppure come volgare materialista danneggiandone la fisionomia dottrinale.

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