“Pitture sculture scenografie” di Antonio Panzuto alla Galleria Cavour
Figura atipica nel panorama artistico italiano, Antonio Panzuto è stato definito un demiurgo gentile, un artista della scena che sfugge alle etichette con sorridente discrezione.
In questa esposizione trovano spazio opere di pittura e scultura, disegni, bozzetti preparatori e scenografie, in parte legate all'esperienza di Panzuto come autore?scenografo per il teatro, in parte nate come opere artisticamente autonome. Panzuto ha confrontato il tema artistico con i ritmi del teatro e della scansione scenografica, intrecciandolo con quello dal forte valore simbolico degli oggetti di scena, con cui crea i suoi lavori teatrali.
In scena egli è una sorta di deus ex machina che anima con gesti molto semplici macchine cinetiche di grandi e piccole dimensioni e materiali invece più complessi, assemblati assieme nei modi più disparati e differenti.
La mostra personale, allestita in Galleria Cavour dal 10 settembre al 30 ottobre, sarà un’occasione per apprezzare il lavoro “dietro le quinte” di un artista quanto mai originale e interessante. Lungi dall'essere esaustiva, l'esposizione vuole offrire un assaggio delle sue opere e del grande lavoro preparatorio che sta dietro la progettazione e la creazione di una scenografia, solitamente non visibile nel prodotto finito.
Troveranno spazio opere di pittura e scultura, disegni, bozzetti preparatori e scenografie, in parte legate all'esperienza di Panzuto come autore?scenografo per il teatro, in parte nate come opere artisticamente autonome.
Panzuto non ha un interesse specifico per i diversi materiali; si muove con la materia, utilizzando se serve la saldatrice o le macchine per lavorare il legno, o la lamiera, oppure i fili per muovere le marionette.
È materia che Panzuto ha incontrato nel suo processo artistico ed è principalmente il teatro, il luogo dove ha messo in gioco le sue ricerche, creando il suo universo e utilizzando sistemi di comunicazione come oggetti, fondali, fili, azioni.
Le sue macchine teatrali sono abitate da oggetti e figure azionate a vista tramite grovigli di fili: mescolando legni e metalli, corde e tessuti, produce visioni secondo i segreti dettami di una drammaturgia pittorica che procede per affinità e corrispondenze più che per nessi logici o narrativi.
INFORMAZIONI
Ingresso libero.
Orario: 10-13 e 15-19, lunedì chiuso.
Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche: 049.8204522 - ferrettimp@comune.padova.it