Conferenza “I rettili permotriassici dell'Italia settemtrionale” a Padova
Il Centro culturale Altinate San Gaetano di Padova ospita per la prima volta in Italia una delle più importanti mostre scientifiche sull’evoluzione dei dinosauri mai realizzata in Italia, con reperti unici, provenienti tutti da un territorio paelontologicamente ricco come l’Argentina.
DINOSAURI. GIGANTI DALL'ARGENTINA: LA MOSTRA
Organizzata dal Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche del Comune di Padova, da 24 ORE Cultura e Contemporanea Progetti, società autrice anche del progetto espositivo, la mostra DINOSAURI. Giganti dall’Argentina è realizzata in collaborazione con il sistema dei musei pubblici di paleontologia argentini ed il Conicet (CNR Argentino), con la supervisione di Edgardo J. Romero, del Museo Argentino de Ciencias Naturales Bernardino Rivadavia e si avvale per l’Italia della voce di Guido Barbujani, professore di genetica all’Università degli Studi di Ferrara.
In mostra l’intero percorso evolutivo dei dinosauri dalle origini fino all’estinzione: 150 milioni di anni di storia naturale narrati attraverso reperti e copie accuratissime, provenienti dall’Argentina, uno dei territori più ricchi ed importanti per lo studio dei dinosauri. In nessun altro Paese si può infatti trovare una tale ricchezza di esemplari appartenenti ai tre periodi dell’era Mesozoica.
Si tratta di testimonianze insostituibili sull’origine e sullo sviluppo dei rettili nell’emisfero australe. Vengono presentati per la prima volta in assoluto in Italia reperti originali appartenenti alle collezioni scientifiche di alcune delle più prestigiose istituzioni museali argentine, insieme a riproduzioni ottenute con tecniche sofisticatissime a partire dai resti fossili, pezzi unici scientificamente rilevanti ricostruiti dai paleontologi che hanno partecipato attivamente alla realizzazione della mostra.
Arricchiscono la mostra una sezione che presenta una mappatura delle più significative raccolte museali di geologia e paleontologia del territorio veneto e una serie di conferenze a cura del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova.
IL PROGRAMMA COMPLETO DELLE CONFERENZE
LE PROSSIME CONFERENZE
- 9 novembre, ore 18 - I rettili permotriassici dell’Italia Settentrionale
Lorenzo Marchetti, Urweltmuseum GEOSKOP - Thallichtenberg, Germania - 23 novembre, ore 18 - Pterosauri: i draghi dell’aria
Fabio Marco Dalla Vecchia, Ispettore Onorario Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia - 11 gennaio - I dinosauri nell’Italia nord-orientale
Paolo Mietto, Dipartimento di Geoscienze - Università degli Studi di Padova - 25 gennaio - I dinosauri italiani
Cristiano Dal Sasso, Museo di Storia Naturale di Milano - 8 febbraio - I dinosauri: storia di una controversia scientifica, dal Crystal Palace a Jurassic Park
Roberto Gatto, Dipartimento di Geoscienze - Università degli Studi di Padova - 22 febbraio - Dai dinosauri ai grandi mammiferi argentini: una lunga storia tra il Museo di Geologia e Paleontologia di Padova e il CONICET
Mariagabriella Fornasiero, Museo di Geologia e Paleontologia - Università degli Studi di Padova
Inizio conferenze ore 18.
Centro culturale Altinate San Gaetano.
Ingresso libero.
DETTAGLI
In un’era precedente al dominio dei dinosauri, l’Italia Settentrionale era popolata da rettili ora estinti.
La testimonianza principale di questi animali è costituita dalle impronte che lasciavano spostandosi ai margini di specchi d’acqua, poi fossilizzatesi.
Ne parlerà Lorenzo Marchetti, del museo GEOSKOP di Thallichtenberg (Germania), mercoledì 9 novembre alle ore 18 nell’auditorium del Centro culturale Altinate San Gaetano nella conferenza “I rettili permotriassici dell’Italia Settentrionale” proposta nell’ambito della mostra “Dinosauri. Giganti dall’Argentina”. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
“Ringraziamo il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Padova - dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Padova Matteo Cavatton - che ha curato questo interessante ciclo di conferenze. Ricordo che l’Ateneo patavino oltre a garantire la collaborazione scientifica per le attività didattiche e di divulgazione, apre le porte del Museo di Geologia e Paleontologia con sede a Palazzo Cavalli”. Il museo è visitabile il sabato e la domenica dalle 10 alle 18 con il biglietto della mostra “Dinosauri. Giganti dall’Argentina”.
Studi recenti hanno evidenziato un’inaspettata ricchezza di impronte fossili di rettili, in almeno quattro momenti successivi del Permiano e del Triassico.
Nel Permiano inferiore (circa 280 milioni di anni fa), l’Italia Settentrionale era caratterizzata da ambienti continentali equatoriali con stagioni aride e umide. Qui si ritrovano impronte di diversi tipi di rettili (pararettili, rettili diapsidi, captorinidi e sinapsidi pelicosauri come il Dimetrodonte), mentre le impronte di anfibi sono rare. Si tratta di una delle più antiche e complete testimonianze di associazioni di impronte dominate da rettili.
Nel Permiano superiore (circa 255 milioni di anni fa), l’Italia nord-orientale diventò una grande piana alluvionale di clima arido che costeggiava ambienti lagunari. Qui si ritrovano unicamente impronte di rettili, tra cui pararettili di grandi dimensioni, rettili captorinidi, neodiapsidi, arcosauromorfi (la più antica testimonianza della linea evolutiva che portò poi alla comparsa dei dinosauri), e sinapsidi terapsidi (anatenati dei mammiferi). Si tratta dell’associazione di impronte più completa immediatamente precedente alla grande estinzione di massa della fine del Permiano .
Nel Triassico medio (circa 240 milioni di anni fa) si assiste alla formazione dei primi ambienti di piattaforma carbonatica (barriere coralline di clima tropicale) che caratterizzano le Dolomiti. Negli ambienti emersi si trova un’associazione di impronte dominata da rettili arcosauromorfi ed arcosauri, gli antenati diretti dei dinosauri, che in questo periodo raggiunsero la loro massima differenziazione. Altre impronte suggeriscono la presenza di altri tipi di rettili (pararettili, rettili neodiapsidi, terapsidi) e anfibi.
Nel Triassico superiore (circa 230 milioni di anni fa) nell’Italia nord-orientale si formarono ambienti fluviali che passarono in seguito ad ambienti di rampa carbonatica di grande estensione (simili alle attuali Bahamas). Qui si trova un’associazione di impronte che testimonia il passaggio da faune caratterizzate da rettili arcosauri a faune dominate da dinosauri, che avrebbero dominato i successivi 160 milioni di anni. Sono anche presenti rettili arcosauromorfi simili a coccodrilli. I resti scheletrici dei rettili permotriassici, seppure piuttosto rari ad eccezione del Triassico medio e superiore, ci mostrano la presenza di rettili arcosauromorfi, neodiapsidi e sinapsidi terapsidi, e la prima comparsa, nel Triassico, di rettili marini e volanti.
Biografia:
Nato a Trento nel 1985, consegue una laurea magistrale in Geologia e Geologia Tecnica e un dottorato in Scienze della Terra (2014) all’Università di Padova. Dopo un anno di assegno di ricerca a Padova, lavora in Germania (museo GEOSKOP, Thallichtenberg), per un post-dottorato Alexander von Humboldt.
INFORMAZIONI
Informazioni e prenotazioni: eventi Cultour Active - 392 9048069.