I Solisti Veneti & Oleg Vereshchagin "Danze e tango" al castello Carrarese
Mercoledì 22 luglio 2020 ore 21
Padova – Castello Carrarese
Danze e tango, suggestioni e arcano
Veneto Festival 2020
50.mo festival internazionale G. Tartini
"I Solisti Veneti"
diretti da
Giuliano Carella
con la partecipazione di
Oleg Vereshchagin, fisarmonica russa (bayan)
Programma:
Bartók, Danze Popolari Rumene
Šostakovi?, Suite di Danze
Verdi, “La Traviata” Preludio Atto Terzo
Bazzini, Fantasia su “La Traviata”, Op.50 per violino e archi
Rota, “Il Padrino” Suite per fisarmonica e archi
Piazzolla, “Ave Maria”, “Oblivion”, “Libertango”
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Dettagli
Il 22 luglio alle ore 21 al Castello Carrarese di Padova si terrà il concerto: “Danze e tango. Suggestioni e arcano”. A suonare sul palco nella serata iscritta tra il folto e prestigioso programma culturale del “Castello Festival” firmato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, l’orchestra de “I Solisti Veneti” con un repertorio tra i più suggestivi e che vede la partecipazione straordinaria di Oleg Vereshchagin, l’artista russo al quale va il merito di aver reso celebre in tutto il mondo la fisarmonica russa, chiamata “bayan”.
Compositore novecentesco, fra i pionieri dello studio della musica popolare, Béla Bartók trasse ispirazione dalla tradizione folkloristica della sua terra, l’Ungheria, e delle nazioni limitrofe. Celebri le sue “Danze Popolari Rumene” che, insieme ai quindici “Canti Contadini Ungheresi”, videro la luce negli anni drammatici della Prima Guerra Mondiale, dando l’avvio alle ricerche etnomusicologhe di Bartók.
Pochi compositori nella storia della musica hanno pervaso le proprie opere di uno humor così graffiante come Šostakovi?, basti pensare al Secondo Walzer, esempio di caricatura musicale. Šostakovi? ha segnato profondamente l’evoluzione estetica del Novecento con la sua profondità creativa e tecnica: ne sono testimonianza le danze che compongono la sua Suite, verosimilmente composta poco dopo il 1956 riutilizzando materiale tematico proveniente dalla musica che egli scrisse per il film “Il primo scaglione”.
Il Preludio all’Atto Terzo de “La Traviata” è una delle pagine più celebri e popolari di Verdi. Il dramma volge al suo epilogo e i colori e le dinamiche che Verdi immagina per questo autentico capolavoro musicale rendono vivi e tangibili le emozioni di chi vive e di chi assiste allo svolgersi della vicenda.
La Fantasia op. 50 di Antonio Bazzini è un brano virtuosistico per eccellenza e rientra a pieno titolo in quella lunga serie di composizioni che nell’Ottocento era di moda eseguire prendendo spunto dai temi più popolari dell’opera. Si tratta quasi sempre di pagine acrobatiche che trovano occasioni per esibire agilità e talento – talvolta davvero funambolico – in forma di variazioni o di libere fantasie.
Chiudono il concerto alcune tra le composizioni più popolari di Nino Rota - compositore amato dal cinema, soprattutto dal cineasta Federico Fellini - e di Astor Piazzolla, l’argentino che ha riformato strumentalmente il tango, rendendolo universalmente noto tra il grande pubblico.
Info e biglietti
Info complete sul programma https://www.solistiveneti.it info@solistiveneti.it
Biglietti: interi euro 15 - ridotti euro 10
Dato l’ingresso contingentato si consiglia l’acquisto in prevendita o prenotando il biglietto via mail all’indirizzo: info@solistiveneti.it).
Il Veneto Festival è patrocinato dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo Mibac dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Padova e realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova. Il concerto è patrocinato dal Comune di Treviso.