Stagione teatrale del Verdi con “Le baruffe chiozzotte”
Paolo Valerio dirige uno spettacolo corale, popolato da personaggi irresistibili: uomini e donne innocenti e rudi, esemplari imperfetti di un’umanità straordinaria.
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Le Baruffe Chiozzotte è un affresco di grande leggerezza e irresistibile divertimento, anche se in filigrana si intravede il colore della malinconia, la sensazione del tempo che fugge. Le donne hanno una sola urgenza: quella di non far passare un altro inverno senza essersi maritate. I loro uomini sono pescatori, e presto o tardi il mare li chiamerà a sé. Il mondo femminile, fatto di lavoro al merletto e di sogni d’amore, di attesa e di vitalità, è legato alla strada, al cortile. È lì che si consuma la loro battaglia, per tenere gli uomini ancorati alla terra ferma.
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8 - 12 novembre 2017
Le baruffe chiozzotte
Padova / Teatro Verdi
TEATRO STABILE DEL VENETO – TEATRO NAZIONALE
Di: Carlo Goldoni
con (in ordine alfabetico): Luca Altavilla, Francesca Botti, Leonardo De Colle
Piergiorgio Fasolo, Stefania Felicioli, Riccardo Gamba
Margherita Mannino, Michela Martini, Valerio Mazzucato
Giancarlo Previati, Marta Richeldi, Vincenzo Tosetto, Francesco Wolf
Regia: Paolo Valerio
Consulenza storico –drammaturgica: Piermario Vescovo
Movimenti di scena: Monica Codena
Scene: Antonio Panzuto
Costumi: Stefano Nicolao
Musiche: Antonio Di Pofi
Luci: Enrico Berardi
DETTAGLI
Mercoledì 8 novembre alle ore 20.45 la Stagione di Prosa 2017-2018 del Teatro Verdi di Padova si apre sotto il segno di Carlo Goldoni con Le baruffe chiozzotte, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. Spettacolo corale, popolato da personaggi irresistibili, diretto da Paolo Valerio, andrà in scena nel corso di una serata speciale che vedrà la partecipazione del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, delle autorità istituzionali e delle personalità cittadine, una vera e propria festa per il Teatro della città e per il Teatro Stabile del Veneto che quest’anno celebra il suo 25° anniversario, essendo stato fondato nel 1992. Lo spettacolo sarà proposto per la prima volta nella sua versione “al coperto”, dopo il successo dell’anteprima nazionale a luglio, durante la 69° Estate Teatrale Veronese. Le baruffe chiozzotte è interpretato da un cast di grandi attori che danno corpo e voce a uomini e donne innocenti e rudi, esemplari imperfetti di un’umanità straordinaria: Luca Altavilla, Francesca Botti, Leonardo De Colle, Piergiorgio Fasolo, Stefania Felicioli, Riccardo Gamba, Margherita Mannino, Michela Martini, Valerio Mazzucato, Giancarlo Previati, Marta Richeldi, Vincenzo Tosetto e Francesco Wolf.
Le baruffe chiozzotte sarà in scena a Padova fino a domenica 12 novembre, per poi spostarsi al Teatro Goldoni di Venezia dal 16 al 19.
Venerdì 10 novembre alle 17, incontro con il pubblico.
Le baruffe chiozzotte è un affresco di grande leggerezza e irresistibile divertimento, che tuttavia lascia intravedere il colore della malinconia, la sensazione del tempo che fugge. Le donne sulla scena hanno una sola urgenza: quella di non far passare un altro inverno senza essersi maritate. I loro uomini sono pescatori, e presto o tardi il mare li chiamerà a sé. Il mondo femminile, fatto di lavoro al merletto e di sogni d’amore, di attesa e di vitalità, è legato alla strada, al cortile. È lì che si consuma la loro battaglia, per tenere gli uomini ancorati alla terra ferma.
Note di regia
Lucietta: “Creature, cossa diséu de sto tempo?”
Questa la prima battuta della commedia, e da subito il tempo atmosferico e psicologico si intrecciano. Le “Baruffe” sono l'ultimo testo di Goldoni, fatta eccezione del suo testo d' addio, “Le ultime sere di Carnevale” che scrive prima della sua faticosa partenza per Parigi. E infatti, in questo affresco di grande leggerezza e irresistibile divertimento, si intravede il colore della malinconia, la sensazione del tempo irresistibile che fugge. Le donne delle “Baruffe” sono in attesa, hanno una decisa urgenza, quella di non far passare un altro inverno senza essersi maritate. Poi gli uomini ripartiranno per mare, e torneranno, forse, presto o tardi a Chioggia. E per raggiungere questo scopo, l 'anello e il matrimonio, le regole di Chioggia vanno rispettate, e le differenze di censo tra pescatori sono semplici ma chiare. Il mondo femminile, fatto di famiglie e relazioni, di lavoro al merletto e di sogni d'amore, di attesa e di vitalità, è il luogo della strada. Accanto, il canale, il mondo degli uomini del mare che tornano per ripartire.
Da qui la scelta di aprire lo spazio, di lasciare liberi corpi e musica: quella musica già raccontata dalle note e dalla cronaca di Renato Simoni e che appartiene alla concertazione di questa lingua, unica ed in parte inventata, e questi corpi di uomini e donne che si muovono nello spazio come una squadra, con schemi e disegni precisi per attaccare e difendere, per baruffare e alla fine di nuovo sorridere.
Ognuno di questi personaggi – terreni, acquei, innocenti e rudi - è importante, da costruire sul palcoscenico, avventurandosi oltre i suggerimenti del testo.
Uno spettacolo corale, dove l’idea di scenografia condivisa con Antonio Panzuto, abolisce le sottili pareti delle case per andare oltre ed entrare ancora di più nelle anime dei personaggi.
Lo spazio esterno è il luogo di ritrovo dei popolani, del commercio, il luogo delle promesse d’amore, delle gelosie e delle baruffe, il luogo neutro in cui il popolo può incontrare liberamente i rappresentanti della giustizia e l’unico in cui il lieto fine sia possibile.
E sullo sfondo dei festeggiamenti per i tre matrimoni appena celebrati, il tempo scorre, il Cogitore è in partenza, come Goldoni è in partenza per Parigi, ricordando le donne di Chioggia e le loro “Baruffe” d’amore.
Paolo Valerio
Turno in abbonamento:
Turno B mercoledì 8 novembre ore 20.45
Turno M giovedì 9 novembre ore 16
Turno C giovedì 9 novembre ore 20.45
Turno D venerdì 10 novembre ore 20.45
Turno E sabato 11 novembre ore 20.45
Turno F domenica 12 novembre ore 16
Durata: 2h 10’ con intervallo
ORARI
8 novembre 2017 - 20.45
9 novembre 2017 - 16, 20.45
10 novembre 2017 - 20.45
11 novembre 2017 - 20.45
12 novembre 2017 - 16
BIGLIETTI
Platea, Palco Pepiano/1° ordine (balconata): intero 29, ridotto 26, giovani 17, abbonati 20;
Platea visibilità ridotta (prima fila): intero 17, ridotto -, giovani 8, abbonati 15;
Palco Pepiano/1° ordine (no balconata): intero 25, ridotto 22, giovani 14, abbonati 17;
Palco 2° ordine (balconata): intero 25, ridotto 22, giovani 14, abbonati 16;
Palco 2° ordine (no balconata): intero 18, ridotto 15, giovani 10, abbonati 10;
Galleria: intero 12, ridotto 10, giovani 8, abbonati 8.
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Orario di biglietteria lunedì 15 > 18.30 martedì > venerdì 10 > 13 / 15 > 18.30 sabato 10 > 13 nei giorni di spettacolo la biglietteria apre un’ora prima dell’inizio
I PROSSIMI APPUNTAMENTI CON LA STAGIONE DI PROSA AL VERDI
- Dall’8 al 12 novembre 2017 - “Le baruffe chiozzotte”
- Dal 22 al 26 novembre 2017 - “Le avventure di Numero Primo”
- Dal 29 novembre al 3 dicembre 2017 - “Questa sera si recita a soggetto”
- Dal 10 al 14 gennaio 2018 - “Richard II”
- Dal 24 al 28 gennaio 2018 - “I due gentiluomini di Verona”
- Dal 31 gennaio al 4 febbraio 2018 - “Due”
- Dal 7 all’11 febbraio 2018 - “Il nome della rosa”
- Dal 21 al 25 febbraio 2018 - “Intrigo e amore”
- Dal 28 febbraio al 4 marzo 2018 - “Una festa esagerata!”
- Dal 7 all’11 marzo 2018 - “Vangelo”
- Dal 21 al 25 marzo 2018 - “Lunga giornata verso la notte”
- Dal 4 al 8 aprile 2018 - Ale & Franz “Nel nostro piccolo – Gaber, Jannacci, Milano”
- Dal 18 al 22 aprile 2018 - “Tempi nuovi”
- Dal 2 al 6 maggio 2018 - “L’idea di ucciderti”